GIORGIO DELL’ARTI
A
parte i 600 euro, di cui abbiamo parlato la volta scorsa, che altri aiuti ci sono per i cittadini, le famiglie, gli artigiani e le altre piccole partite Iva?
Intanto gli artigiani, come le grandi imprese (fino a 499 dipendenti), possono andare in banca e chiedere un prestito senza bisogno di presentare garanzie. La concessione è praticamente automatica.
Fino a che cifra? Massimo 25mila euro con restituzione in sei anni.
Che altro? Imprese e partite Iva che hanno perso fatturato a marzo non dovranno versare tasse e contributi ad aprile e maggio. Sono anche sospese le rate delmutuo prima casa. E il Fisco in questo periodo deve star fermo, niente accertamenti o invio di cartelle.
Per i più poveri? Oltre ai 600 euro di cui abbiamo parlato l’altra volta, c’è il bonus per fare la spesa al supermercato. Il governo ha distribuito tra i Comuni 400 milioni e i Comuni dovranno stabilire una procedura per dare la possibilità, con questi bonus, di rifornirsi di cibo. Non si sa ancora come gestiranno la faccenda. Ma forse può dare un’idea quello che hanno deciso a Roma, dove sono arrivati 15 milioni: 300 euro ai nuclei familiari di una o due persone, 400 a quelli di 4-5, 500 a quelli ancora più grandi.
Sento il bisogno di un riepilogo. Allora: oltre a tutto quello che abbiamo detto, ci sono 150 milioni per pagare meglio gli straordinari dei medici, poi i lavoratori dipendenti con figli fino a 12 anni possono restarsene a casa fino a un massimo di 15 giorni facendosi pagare dall’Inps un’indennità pari al 50% della retribuzione. In alternativa c’è il bonus baby-sitter da 600 euro (mille euro per il personale sanitario e per la Polizia). Vietato sfrattare o licenziare fino al 30 giugno, i contributi arretrati per il lavoro domestico si possono versare il 10 giugno senza pagare sanzioni, la validità dei documenti in scadenza è prolungata al 31 agosto, rinviata a dopo il 31 ottobre la revisione di auto, moto e motorini, il pagamento delle multe è stato prorogato di un mese. Ci sono anche 100 euro di premio esentasse per i lavoratori dipendenti che hanno continuato a lavorare nella loro sede di lavoro.