Valeria Marini Tra paure e ottimismo dice: «Sono pronta a ripartire»
«RIMBOCCHIAMOCI LEMANICHE, REINVENTIAMOCI. E APRIAMOILCUORE AGLI ALTRI» , DICE. PERPOIAGGIUNGERE: «HOPIANTOTANTO. MAORAVOGLIO CONTINUARE A REGALARE LEGGEREZZA E SORRISI. CE N’ É DAVVERO UN BISOGNO ESTREMO ». E CONCLUDE :« IL MIO FIDANZATO? ORA SODI AVER T
Il mondo stellare di Valeria Marini è tutto in questo scatto. La piazza più bella di Roma, Piazza di Spagna, deserta, immobile, muta, che la cinge nel suo meraviglioso abito di paillettes tricolore, come a volerle sussurrare in un orecchio: «Dai, riparti tu, col tuo entusiasmo, che dopo ripartiamo anche tutti noi! Perché i sogni si infrangono, diventano coriandoli, ma restano nel cuore se uno non si arrende: siamo o non siamo, un popolo di grandi sognatori?». La più glam delle nostre artiste, la pin up 2.0, l’ironica, istrionica, immensa Vale
ria, come sempre ci mette la faccia, seppur coperta dalla mascherina, e incita gli italiani a non cedere allo sconforto, che rischia di far più danni del Covid-19! Manca poco, e il Paese piano piano si rialzerà, questo sembra averlo chiaro in testa.
Fa effetto vederla così.
«Che devo dirle? Ho pianto intere settimane chiusa in casa, spaventata e in ansia, ora ho capito che è arrivato il momento di dimostrare al mondo di che pasta siamo fatti. Ero sola in Piazza di Spagna, esattamente come lo è l’Italia davanti a una Europa che fa orecchie da mercante. È una battaglia, questa. Non è finita purtroppo, ma io so che la vinceremo».
E come, di grazia? «Rimboccandoci le maniche come abbiamo sempre fatto. Reinventandoci. Non c’è più spazio per le querelle inutili, per i conflitti sterili, per gli antagonismi da pollaio: vige solo una regola. Tendersi la mano, aprire il cuore all’altro».
Belle parole. Chi la conosce sa che è una donna generosa, ma serve ben altro.
«Serve cambiare approccio, sguardo. La ripartenza è necessaria. In qualche modo, tocca imparare a relativizzare. Via gli orpelli inutili, l’indole degli italiani è buona: ci salveremo solo se ci tendiamo reciprocamente lamano. Ne usciremo comunque migliori».
SEGUO LE REGOLE IN MODO MANIACALE E INCASA CERCO DI DARMI DA FARE
E con le tasche vuote.
«Ho visto talmente tanti gesti di solidarietà che sono certa che troveremo il modo di sostenere chi ha meno. Abbiamo raccolto moltissimi fondi per attrezzare gli ospedali, le iniziative lodevoli ci hannomostrato che nessuno di noi gira la faccia dall’altra parte. Troveremo le risorse che ci servono, ne sono sicura».
E lei che risorsa ha trovato in se stessa, in questa quarantena? Passa per una capricciosetta... «Sa bene che il mio personaggio non sempre corrisponde alla persona. Magari arrivo un po’ in ritardo, lo ammetto, ma sono una donna molto concreta e attenta al prossimo. La forza di volontà è stata la mia vera grande risorsa, mentre stavo crollando, nel silenzio assordante da day after che ho trovato all’uscita del Grande fratello. Seguo le regole maniacalmente, rispetto tutto quello che ci viene consigliato di fare, ma sono decisamente ottimista».
Quindi non è affatto sbadata come sembra. Sa che bisogna sanificare continuamente?
«Non faccio altro. Disinfetto, pulisco, indosso guanti e mascherina… Tengo le distanze. Non abbracciare mia madre è straziante per me, avendo con lei un rapporto intenso. La vedo con mille cautele, ma non voglio mai più cedere allo sconforto. Sono un’incallita sognatrice, voglio regalare leggerezza e sorrisi perché ce n’è bisogno ora come non mai. Non si può continuare a pensare solo alla tragedia che stiamo vivendo. Sento il dovere di regalare speranza».
Le sue giornate in casa di cosa sono fatte?
«Di Gianluigi che mi dà tanta forza, di lavoro, di raccolta fondi per questa emergenza, di tanto social e... di gran mangiate. Ieri ho fatto la pizza, era pazzesca».
Il suo fidanzato sembra averle restituito fiducia nell’amore, dopo tante batoste. È un’altra ripartenza anche questa, in fondo. «Ho sofferto come un cane, in passato, ed è inutile girarci intorno. Questo è amore, ho paura a dirlo, ma so che nel mio cuore è così. Lui è molto attento a me, forse nessuno lo era mai stato come lui, ma anche io faccio del mio meglio per esserlo. Quando piangevo per il miomondo stellare che andava in pezzi, Gianluigi mi spingeva a pensare che lo avremmo ricostruito. E io gli credo, io ci credo!».
Manca la mascherina stellare, glitterata e con le piume adesso…
«E io ci sto lavorando. Le dovremo indossare a lungo, pertanto ho progettato un prodotto innovativo, speciale… stellare! Il ricavato andrà a finanziare le onlus che ne hanno bisogno. Gliel’ho detto: insieme, tutti insieme, tendendoci lamano, ne usciremo. Parola di Valeria».
ARRIVO SEMPRE UN PO’ IN RITARDO, MA SONO ATTENTA AL PROSSIMO