Se le città resteranno vuote ancora permolto tempo, rischiamo di ritrovarcele popolate di animali selvaggi?
QUASI TUTTO IL MONDO È CHIUSO IN CASA. EGLI ESEMPLARI PIÙ STRANI GIRANO INDISTURBATI
I n un certo senso, i nostri paesi e le nostre città sono già popolati di animali selvatici. Il problema è che non ce ne accorgiamo, perché questi preferiscono restarsene nascosti, magari nelle rare macchie di verde, e tendenzialmente uscire di notte.
Senzaesseri umani, inparticolare senza il rumoreel’inquinamento che produciamo, molti animali si stanno azzardando a venire allo scoperto anche di giorno: se normalmente non li vediamo non è perché non apprezzino l’ambiente
urbano in sé (che per alcune specie, può rappresentare un’opportunità notevole, pensate a tutti quegli animali che rovistano nei bidoni della spazzatura in cerca di cibo), ma perché preferiscono evitare il contatto con noi.
In più, in certe zone, ci sono animali che vivono in zone selvaggemaaduepassi da centri abitati: i cinghiali visti circolare in giro per Genova, scesi in città dalle colline circostanti, ne sono un esempio. E lo stesso vale permolticetacei (balene, orche, delfini) che sono stati visti nuotareal largo di spiagge solitamente affollatissime, incuriositi dal silenzio. Con il ritorno alla normalità, gran parte di questi animali tornerà alle sue consuete abitudini, evitandoci il piùpossibile e ritirandosi inzone più sicureetranquille, lontanedal caos dell’urbanizzazione.