«Non smantellate la sanità regionale! »
LALETTERADI DUEMEDICI AOGGI, NELPIENODELLEPOLEMICHESULLAGESTIONELOMBARDA
Caro direttore, abbiamo assistito in questa fase drammatica per il nostro Paese e, più ancora per la nostra Lombardia, all’insorgere di un clima di polemiche che sembra travolgere tutto. È verosimile che un evento esplosivo come il Covid-19 abbia colto impreparati i gestori della sanità mondiale, statale e regionale, oltre che della nostra Protezione civile. Ma per una revisione critica (giudiziaria?) di quanto è stato operato a tutti i livelli ci saranno tempi e modi: l’emergenza non è ancora finita. Tuttavia, come medici che hanno svolto la professione in ospedale nelle ultime decadi, e parlando anche a nome di molti altri colleghi lombardi, ci sono alcuni passaggi che non vorremmo veder demoliti in conseguenza dell’attuale clima.
La regionalizzazione della sanità è nata per avvicinare la risposta di cura al reale bisogno di un determinato territorio. Per noi operatori è stata la possibilità di una interazione un po’ più agile con le amministrazioni sanitarie regionali per la programmazione di modelli di cura più flessibili ed efficaci. Peraltro questo processo non ha esautorato lo Stato dalle sue funzioni di controllo e intervento.
Più volte criticata è stata l’integrazione della rete ospedaliera con risorse private. L’esperienza nostra è stata quella di riconoscere una maggior ricchezza di risorse e (anche se adesso non lo dice più nessuno) di eccellenze. Nessuno può negare il ruolo pubblico di realtà, per esempio, come il San Raffaele o l’Humanitas, evidente anche nell’attuale emergenza.
La ripartizione regionale dei sistemi sanitari ha permesso un miglior controllo della spesa, essenziale in un sistema di risorse limitate; l’individuazione di sprechi ha permesso una riorganizzazione e un piano di rientro per diverse realtà regionali.
Assistenza e cura sono radicate nella nostra civiltà; c’è una peculiarità nel tessuto popolare lombardo (e non solo, per fortuna) che è stato capace di contribuire generosamente, anche in termini economici, alle attuali urgenze. Una valorizzazione locale di queste risorse è facilitata in ambito regionale ed è preziosa.