Oggi

Paola Barale

«Sarò una vera attrice»

- di Michela Auriti

Preferisce altre strade, altri percorsi. Paola Barale è una sperimenta­trice ed è qui, nella sua casa milanese, che parla di quella personale «ripartenza» bloccata per ora dal coronaviru­s.

Come va l’umore?

«Ci sono giornate difficili, ma poteva andarmi molto peggio. Questa consapevol­ezza fa sì che io tiri fuori tutta la mia grinta per cercare di essere positiva. Attingo alle risorse che ho e sono sempre molto grata al destino».

Lei era in tournée quando ha dovuto fermarsi per lo scoppio della pandemia.

«Con Se devi dire una bugia dilla grossa, al fianco di Paola Quattrini, potremo riprendere solo a gennaio, forse. E così avevo in agenda un altro spettacolo, sempre con laQuattrin­i, oltre a un film di Giulio Ancora in cui sono una donna che subisce violenza. Speriamo nelle riprese a ottobre».

Vuol dare una svolta alla sua carriera? Da showgirl ad attrice.

«È quello che cerco di fare da sempre. E comunque, visti i 53 anni appena compiuti, mi lasci dire che la “girl” se n’è ormai andata! Tutto era studiato per lasciare spazio alla nuova Paola, c’era questa ripartenza, questo ricomincia­re. Avevo una bella stagione programmat­a, ora si rinvia di un anno. Ed è pesante».

Il fatto di essere single rende ancor meno sopportabi­le questa calamità?

«No, anzi. Posso fare tutto quello che voglio e stare felicement­e conme stessa. Ho amici da ogni parte delmondo che mi video-chiamano e profession­isti capaci di coinvolger­mi nelle loro idee. Come Piergiorgi­o Pirrone, l’autore di questi scatti da remoto: io a Milano, lui a Roma, Roma senza stylist né trucco e parrucco, abbiamo a realizzato un servizio fotogra afico con tanto di backstage. O Luca L Tommassini che mi chie ede di fare un video a distan nza o il mio amico parrucch iereMauro Situra: mi ha in nsegnato a tagliarmi i ccapelli da sola».

Ha sempre detto di non volere figli. Oggi le mancano? «Nonmi sonomai pentita p di questa scelta. s Se poi me

lo domanda adesso, rispondo “a maggior ragione!”. Mi chiedo dove caspita stia andando questo nostro mondo…».

Dichiara: «Da cinque anni ho deciso di essere single». Si sta chiudendo all’amore?

«La mia condizione non implica il non amare. Io sono perennemen­te innamorata. Della vita, del lavoro, dei miei amici. E degli uomini, sì. Ma a distanza. Vede, l’età è un valore che regala la consapevol­ezza. Io oggi so chi sono, quello che voglio e quello che nonmi piace. Vivomolto serenament­e e credo nell’amore. Certo, non immaginavo di arrivare single alla mia età: sono stata in coppia dai 16 ai 48 anni, i miei genitori sono legati da 60. Quello per me era l’esempio. Ma mi sento felice dellamia vita. Sono una donna libera, indipenden­te».

Ha imparato anche a perdonare chi l’ha ferita?

«Non sono predispost­a così facilmente al perdono e parlo in generale. Quando mi colpisce una persona alla quale ho voluto molto bene, faccio fatica a recuperarl­a. Preferisco chiudere, difficilme­nte do una seconda chance. Quando la lealtà manca, è inutile andare avanti. Pensare comunque alle cose passate fa rimanere indietro. A me piace stare nel presente e, pur avendo degli obiettivi, mi godo quello che ho. Questo significa vivere nell’amore».

Lei ha fatto lunghi viaggi. Chissà quando saranno di nuovo possibili…

«Nelmomento in cui lopermette­ranno, farò un meraviglio­so giro dell’Italia. Ho davvero voglia di godermi a pieno il mio Paese».

Cosa le sta insegnando questa nostra tragica congiuntur­a?

«Il mio motto è sempre stato “meno cose abbiamo e meglio stiamo”. Forse avevamo troppo. E forse, invece di pensare a quelli che fuori casa non possiamo incontrare, dovremmo rivolgerci a chi vive con noi. Questa pandemia è anche un’opportunit­à, non deve sottrarci i sogni e la speranza».

Nell’emergenza, lei ha scelto di essere volontaria della Croce Rossa.

«Cercavano personale, ho riempito il modulo e spedito la domanda. È un progetto di raccolta alimentare, sono allamia quarta settimana da volontaria. Questo appuntamen­to mi fa sentire utile e offre un ottimo motivo per alzarsi dal letto la mattina».

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La Barale con Paola a Quattrini, 76, a dest tra e, qui sopra, in
Se devid dire una bugia dilla grossa a teatro.
Con Paola Quattrinia­ttrini divide la sce enaena La Barale con Paola a Quattrini, 76, a dest tra e, qui sopra, in Se devid dire una bugia dilla grossa a teatro.
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Fa la volontaria per la Croce Rossa Milano. PaolaBaral­e, al centro con la mascherina, volontaria per la Croce Rossa in un supermerca­to. Da quattro settimane fa parte di un progetto di raccolta alimentare.
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