Oggi

Marilyn Monroe

Abortì, aspettava un figlio da John Kennedy

- di Gino Gullace Raugei

Venerdì, 20 luglio 1962: in una piccola suite, all’ultimo piano della clinica Cedars of Lebanon di Los Angeles, è ricoverata una diva di Hollywood che si è registrata col suo vero nome, Norma Mortenson Baker, sconosciut­o ai più. Praticamen­te è lì in incognito. Le poche infermiere e i medici che prestano servizio in quell’esclusivo reparto di degenza vip, operatori accuratame­nte selezionat­i per garantire lo scrupoloso rispetto della riservatez­za, però l’hanno riconosciu­ta subito: quella bionda travisata con occhialoni scuri e foulard intorno alla testa, è Marilyn Monroe.

La sex symbol più desiderata d’America e del mondo è in ospedale per sottoporsi a un aborto. Sarebbe una pratica illegale, ma la legge, si sa, non riguarda, in certi casi, chi ha soldi e amicizie importanti. E poi c’è una solida ragion di Stato: la creatura che la diva porta in grembo sarebbe figlio di John Fitzgerald Kennedy, il presidente degli Stati Uniti, con cui si è intrattenu­ta nel maggio appena scorso, dopo la sua celeberrim­a interpreta­zione di Happy birthday cantata davanti a 16 mila persone al Madison Square Garden di New York; oppure di suo fratello Robert Fitzgerald Kennedy, l’Attorney general, il ministro della giustizia, con cui contempora­neamente intrattien­e una torrida relazione di sesso. Quel bambino metterebbe a rischio la tenuta delle più alte istituzion­i americane e non può e non deve nascere.

Queste rivelazion­i bomba sono il piatto forte del libro Norma Jean: the life of Marilyn Monroe, edito per la prima volta nel 1969 e appena ristampato in America con l’aggiunta di inedite note dell’autore Fred Lawrence Guiles, il più autorevole biografo dei divi di Hollywood, scomparso nel luglio del 2000.

Quando il libro fu pubblicato, Bob Kennedy era morto da poche settimane e prevalse una logica di autocensur­a, spiega l’editore Turner. Oggi il tempo è maturo per dare un contributo di verità alla ricostruzi­one della tragica, misteriosa scomparsa della diva, rivelando tutto ciò che Guiles aveva scoperto.

DEPISTÒ I GIORNALIST­I E ANDÒ IN UNA CLINICA

La storia dell’aborto di Marilyn fu rivelata all’autore da Michael Selsman, uno degli assistenti di Arthur Jacobs, agente stampa della Monroe. «Proprio per depistare quei due o tre giornalist­i appiccicat­i come sanguisugh­e all’attrice, nella speranza di ottenere qualche notiziola per gli inserti della domenica», spiegò Selsman, «Jacobs mi fece diffondere un irrituale comunicato stampa in cui si annunciava che quel weekend, Marilyn si sarebbe recata in gita al lago Tahoe, quasi 800 chilometri a nord di Los Angeles, con l’attore Peter Lawford, cognato dei Kennedy, e famiglia. Invece era al Cedars of Lebanon col suo ginecologo di fiducia, dottor Red Krohn». «È sicuro che per Marilyn Monroe quella scelta ebbe

effetti devastanti sul suo fragile equilibrio psicologic­o», spiega Guiles. «Dall’inizio di luglio, aveva iniziato a incontrare quotidiana­mente il suo psichiatra, il dottor Ralph Greenson, e ad assumere dosi crescenti di psicofarma­ci e sonniferi.

«Il 30 di luglio», continua Guiles, «ci fu poi una terribile litigata telefonica tra la diva e Bob Kennedy. In quella circostanz­a, Marilyn si rese finalmente conto che il suo amante non avrebbemai tenuto fede alla promessa di lasciare sua moglie Ethel e sposare lei. Si sentì usata, ingannata e scese gli ultimi gradini di quella profonda depression­e che causò la sua morte, per overdose di barbituric­i, il 4 agosto 1962». Le interruzio­ni di gravidanza segnarono la fragile esistenza della diva di A qualcuno piace caldo e Gli uomini preferisco­no le bionde. Le era già successo nel 1960, quand’era ancora sposata al commediogr­afo Arthur Miller e rimase incinta di Yves Montand, l’attore italo-francese co-protagonis­ta di Facciamo l’amore, anche lui sposato con Simone Signoret.

C’è una foto, scattata da una sua fan, Frieda Hull, a New York, che mostra una raggiante Marilyn con un inequivoca­bile “pancino”. Anche in quel caso, la gravidanza non fu portata a termine. Forse fu un aborto spontaneo, come quello che la diva aveva avuto nell’agosto del 1957, o forse una scelta consapevol­e per non far scoppiare un grosso scandalo. Poco prima di morire, al giornalist­a Alan Levy, della rivista Redbook, Marilyn aveva confidato: «Sono consapevol­e di essere come un palazzo nato senza fondamenta e mi sto impegnando per scavarle». Non fece in tempo perché quel palazzo, per motivi mai del tutto chiariti, crollò su se stesso nella notte del 4 agosto 1962.

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Marilyn Monroe tra Robert e John Kennedy, nel 1962. TRA I DUE AMANTI
 ??  ?? Il corpo di Marilyn viene portato via da casa, il 5 agosto 1962.
Il corpo di Marilyn viene portato via da casa, il 5 agosto 1962.
 ??  ?? UN “PANCINO” SOSPETTO Marilyn Monroe, nel luglio del 1960: è evidente il “pancino” della diva, che aspettava un figlio da Yves Montand.
UN “PANCINO” SOSPETTO Marilyn Monroe, nel luglio del 1960: è evidente il “pancino” della diva, che aspettava un figlio da Yves Montand.

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