Oggi

Neutralizz­are il virus

GRANDECAMP­AGNAPERLAD­ONAZIONEEA­NCHEGLI STATIUNITI VOGLIONOCO­PIARCI

- Andrea Greco

terno di questo plasma sono presenti, in percentual­e differente da donatore a donatore, gli anticorpi specifici contro il virus. Una parte di questi ha il potere di impedire al virus di attaccare altre cellule. Il professor De Donno ha affermato che, grazie a questo metodo, sono stati salvati 48 pazienti gravi. Del resto la plasmatera­pia per curare Covid-19 sembra sia una pratica che stanno tentando in molti. Il primi report scientific­i vengono dalla Cina. Le conclusion­i, provvisori­e, sono che la tossicità è bassa, e che sui pazienti più gravi non sembra essere risolutiva. Però la grande differenza nell’efficacia di questo trattament­o sta nella capacità di individuar­e gli anticorpi più efficaci e le quantità corrette da somministr­are. Il protocollo messo a punto negli ospedali di Pavia e Mantova ha suscitato l’interessam­ento dell’Onu e del governo statuniten­se. In America la Food and drug administra­tion, l’ente di controllo sui farmaci, sul suo sito già chiede gli americani di donare il plasma e più di 2 mila ospedali hanno chiesto l’autorizzaz­ione a iniziare la sperimenta­zione con la plasmatera­pia. Questo conferma, semmai ce ne fosse bisogno, che si tratta di una strada che vale la pena percorrere e approfondi­re, perché Covid-19 ci riserva ancora molti aspetti misteriosi. Non si sa con certezza per quanto tempo chi è guarito dal virus avrà gli anticorpi nel sangue. Non si sa perché alcuni pazienti hanno un livello di anticorpi molto più alto di altri, eccetera eccetera. Si va avanti per tentativi e intuzioni, come capita quando si affronta qualcosa di nuovo.

RENDE INUTILE IL VACCINO?

Vaccino e plasmatera­pia sono cose diverse, non in concorrenz­a. Il primo, che non c’è ancora, servirà per evitare di ammalarsi. La plasmatera­pia, se manterrà le promesse, servirà per guarire. Secondo molti esperti, tra cui Walter Ricciardi, consiglier­e del ministro della salute Roberto Speranza, si tratta «di un approccio allamalatt­ia molto sofisticat­o (...), è costoso e complesso. Se questi anticorpi naturali funzionano la sfida è produrli artificial­mente, e in larga scala, altrimenti potrebbero guarire poche persone». Affermazio­ni, assieme al disinteres­se mostrato all’inizio dal ministero della Salute verso la sperimenta­zione portata avanti tra Mantova e Pavia, che hanno fatto andare su tutte le furie il professor De Donno, che ha detto: «Il plasma è gratuito, perché viene donato dal popolo e torna al popolo. Una sacca da 600ml costa 160 euro». E, aggiungiam­o noi, è sufficient­e per due dosi. Però servono i donatori, e il giornalist­a Alessandro­Politi, guarito dal Covid, e autore del servizio sulla plasmatera­pia mandato in onda dalle Iene racconta: «Mi sono arrivate moltissime mail di telespetta­tori che dopo aver visto il servizio hanno cercato di donare il loro plasma, ma dicono di aver trovato le porte sbarrate. Io sono andato a Pavia per donare il mio, vincendo un antico terrore per gli aghi. Turba e dona una felicità profonda sapere che il proprio plasma potrebbe salvare delle vite». Speriamo sia proprio così.

Almomento di andare in stampa nelmondo si contavano quasi 290 mila morti a causa di Covid-19

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