LA SPERANZA SI CHIAMA PLASMATERAPIA
Ministro della Sanità Roberto Speranza, 41. Dopo una iniziale freddezza, ha dispostodi allargare la sperimentazione individuando Pisa come capofila. Decisione che ha fatto infuriare Giuseppe De Donno.
uando troveremo il vaccino, il Covid-19 forse non ci sarà più. Sarà sparito, visto che già si sta indebolendo e pare aver anche subìto un inspiegabilemutamento. Oggi arrivano in ospedale malatimolto diversi e moltomeno gravi rispetto ad alcune settimane fa. Ma più probabilmente, quando ci sarà il vaccino, il virus lo avremo già debellato con un farmaco al quale forse siamo vicini. La terapia che stiamo sperimentando parte dal presupposto che non tutti gli anticorpi dei pazienti guariti dal coronavirus siano efficacima solo una parte di essi. Ed è possibile estrarre gli anticorpi che ci servono, separandoli dagli altri. Se la nostra intuizione è giusta, e i primi risultati ci stanno confortando, questi anticorpi li potremo anche creare in laboratorio e avremo il farmaco. Sarà il passo decisivo perché avremmo risolto il problema coronavirus. E avverrà con costi molto bassi. Questa è la grande scommessa della medicina che si gioca oggi a Bergamo. Ma dobbiamo essere prudenti. Non possiamo creare illusioni». AGiuseppeRemuzzi, lo scienziato che dirige l’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, brillano gli occhi; ma pesa le parole. Anzi le sussurra, forse anche per scaramanzia come fa notare quando ripete: «Non possiamo creare illusioni. Ma forse il risultato è vicino. I risultati della nuova terapia sono molto incoraggianti».
Professor Remuzzi, al di là della prudenza, cosa sta succedendo? «Sta succedendo che due equipe di grandi medici e di ricercatori clinici dell’ospedale Papa Giovanni e dell’Istituto Mario Negri in questi terribili mesi di pandemia hanno unito i loro sforzi e le loro intuizioni. Estrarre anticorpi da pazienti guaritidal Covid-19 e trasferirli inmalati gravi. È il passo successivo alla trasfusione del plasma che stanno sperimentandoaMantova e Pavia. Curando una malattia dei reni, la nefropatia membranosa, Pier Luigi Ruggenenti, direttore della nefrologia e della dialisi del Papa Giovanni, i suoi collaboratori e i ricercatori delMario
Remuzzi è l’unicomembro italiano del comitato di redazione delle riviste