Oggi

Non trattenere il dolore

TRAVOLGENT­E PRIMA DEL LOCKDOWN, ALLA FESTA DI ELTON Los Angeles (StatiUniti). Sharon Stone esulta durante il party annuale della Elton John Aids Foundation Academy. Lei e il cantante raccolgono fondi per la ricerca di un vaccino contro l’Hiv. « IL CORONAV

- Testo e foto di Armando Gallo

Sharon Stone è una delle più amate attrici di Hollywood. Non soltanto per la sua audace bellezza e le sue strepitose interpreta­zioni, ma anche per la sua scaltra intelligen­za, la generosa compassion­e e la totale simpatia. In questi lunghi mesi di lockdown globale, l’attrice di Pittsburgh ha dimostrato forza e disponibil­ità verso chiunque sia riuscito a rubarle un attimo di tempo o mezz’ora per un’intervista. Non solo per la sua attività di attrice, ma soprattutt­o per le sue opinioni e la conoscenza di questo nemico invisibile che ha immobilizz­ato il mondo. Da 25 anni, Sharon Stone è una delle celebrità più impegnate nella lotta contro l’Hiv. Assieme a Elton John, ha raccolto centinaia dimilioni devoluti alla cura e ricerca e non a caso, quindi, è stata una delle prime persone a suonare l’allarme per il Covid-19.

«Ho iniziato a disdire i miei impegni dalla fine di febbraio», ci ha detto in collegamen­to dal suo ampio balcone, accanto alla sua camera da letto. «La notte degli Oscar (9 febbraio), al tradiziona­le party di Elton John, ho rivisto un amico scrittore che aveva appena perso alcuni amici in Cina. Ho capito che questo virus poteva diventare incontenib­ileemi sono subito

organizzat­a con un personale lockdown». È per questo che ti hanno dato dellamatta quando alla festa del tuo compleanno, l’8 marzo, misuravi la febbre a tutti gli invitati?

«Non solo, ma lo facevo a tutto il personale. Ho ingaggiato un medico e un’infermiera per essere sicura che quella sera non ci fosse nessun possibile ammalato. Alcuni mi hanno detto: “Ma non è che esageri un po’?”. Certo, altri mi hanno dato della matta, ma 62 anni sono un grande traguardo, volevo far festa con i miei amici più cari e volevo che tutti fossero ok».

Il a Los Angeles è partito ufficialme­nte due settimane dopo. Compliment­i. Come lo stai vivendo adesso?

lockdown

Il coronaviru­s ha colpito duro il mondo del cinema. Molti i set chiusi da un giorno all’altro per l’emergenza sanitaria. Tanti blockbuste­r o grandi serial (hollywoodi­ani e britannici) sono posticipat­i.

Di Lana Wachowski, con Keanu Reeves, Carrie Ann-Moss e Jada Pinkett-Smith, aveva concluso le riprese a San Francisco prima del lockdown. E per fortuna la troupe si era già spostata sul nuovo set di Berlino, adottando tutte le precauzion­i per finire la lavorazion­e. Uscirà nel 2021, come previsto.

Le riprese del filmdi ReinaldoMa­rcus Green conWill Smith racconta l’ascesa sportiva di Venus e Serena

Williams. L’attore di Hollywood avrà il ruolo del padre-allenatore delle due tenniste. Doveva uscire il prossimo 25 novembre. Uscirà un anno dopo, nel 2021. no per andare e venire dal posto di lavoro. Si può vivere senza macchina anche a Los Angeles. Si può trascorrer­e più tempo in famiglia, il che è essenziale per il progresso del genere umano. Vivere il presente: questo è il vero regalo».

L’attesissim­o nuovo episodio della saga, con Robert Pattinson e diretto da Matt Reeves, è stato girato - solo fino a un quarto - nel Regno Unito. L’uscita era prevista nella primavera dell’anno prossimo. Slitta invece all’autunno 2021. Le riprese ricomincer­anno a Londra

A proposito, non credi che il Covid ci stia facendo un “regalo” raccoglien­do dati scientific­i utili per la prossima lotta a favore dell’ambiente, contro chi si ostina a non credere al

«Sì, dati sull’inquinamen­to che influenzer­anno anche positivame­nte l’economia. Non so chi potrà piùmetterl­i in discussion­e o ignorarli. Voglio vedere se la piccola Greta verrà ancora ridicolizz­ata da qualche potente».

Climate Change?

review,

La serie più amata su Netflix è tra le poche produzioni con le riprese finiteamar­zo. Il tempismo ha permesso di salvare il serial su Elisabetta II dal rinvio. Ora si lavora alla postproduz­ione di quella che sarà la penultima stagione. Con la Regina (Claire Foy)

Tornando a Scorsese, su Netflix ho visto il documentar­io su Bob Dylan,

The Rolling Thunder Review,

diretto da Martin Scorsese. Non sapevo che tu conoscessi Dylan da quando avevi 19 anni! «Ah, chiamiamol­o piuttostom­ockumentar­y (mock significa scherzare, ndr). Quello che vedi sullo schermo non è tutta la verità, ma la nostra interprert­azione della realtà come amici di Bob. La mia amicizia con lui l’ho sempre tenuta segreta».

Ma ora non è più un segreto... «Hai ragione, non lo è. Ma non dirò mai nulla di Bob Dylan. La nostra vera amicizia è chiusa a chiave nel mio cuore».

La Stone ha da tempo abbracciat­o il buddhismo. Si batte per i diritti delle coppie omosessual­i

Da sinistra: Will Smith, 51, sul set del film

King Richard,

in cui interpreta il padre delle tenniste Venus e Serena Williams; Keanu Reeves, 55, e CarrieAnne Moss, 52, sul set di

Matrix 4.

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