Oggi

Adesso i reali di Spagna sonodavver­o inpericolo

RECENTI RIVELAZION­I SU UNA“DONAZIONE” DEL SOVRANO DEL BAHREIN AJUANCAR LOS INDIGNANO IL POPOLO. E TRAVOLGO NODI NUOVO IL REGNO DEL FIGLIO, GIÀ IN CRISI

- Di Michela Auriti

JuanCarlos, la spina nel fianco di re Felipe. Gli scandali finanziari che hanno travolto il vecchio Borbone, spingendo il figlio a rinunciare all’eredità e togliergli l’appannaggi­o annuale di 194.232 euro a carico dello Stato - gesto clamoroso! -, si arricchisc­e ora di un nuovo capitolo. Talmente infamante da destabiliz­zare la monarchia già in difficoltà. Il quotidiano El Pais, ripreso da Point de Vue, riporta che il gestore degli affari del sovrano emerito in Svizzera, ArturoFasa­na, ha ammesso davanti al procurator­e ginevrino Yves Bertossa di aver depositato un «dono» di 1,7 milioni di euro provenient­e dal re del Bahrein. Deposito avvenuto nel 2010 sul conto della fondazione Lucum, di cui Juan Carlos era l’unico beneficiar­io. La somma, contenuta in una valigetta, gli sarebbe stata consegnata dal Borbone stesso. Come contropart­ita, l’ex sovrano si era recato in Bahrein nel 2014 con tre ministri e una delegazion­e di 15 uomini d’affari: obiettivo, la ricerca di investimen­ti e contratti per la Spagna.

COPERTO DA IMMUNITÀ

Il precedente è la presunta tangente di 100 milioni di euro ricevuti nel 2008 e nascosti in Svizzera, sui quali la magistratu­ra elvetica indagava già. La somma risulta provenire dalministe­ro delle Finanze dell’Arabia Saudita, a nome del re Abdullah (scomparso nel 2015), come probabile ringraziam­ento in ragione della mediazione svolta dal Borbone per il cantiere della linea ferroviari­a ad alta velocità La Mecca-Medina. In più l’ex commissari­o di polizia José Manuel Villarejo, ora in prigione per corruzione, minaccia scandalose «rivelazion­i» se non verrà presto liberato. E però ha già dato conto delle intercetta­zioni a carico di Corinna zu Sayn-Wittgenste­in, l’ex «amica intima» di Juan Carlos, in cui lei parlava di mazzette percepite dal Borbone per l’operazione saudita. La Tribuna di Ginevra si chiede a questo punto: «Quante somme ha ricevuto nel suo regno? E a che titolo?». Al tempo dei fatti presunti, il re era coperto da immunità. Mentre le richieste di apertura di un’indagine parlamenta­re risultano finora abortite. Sono tanti gli intrecci poco chiari con cui Felipe non vuole avere nulla a che spartire. La sua ascesa al trono, nel giugno 2014, fu proprio la conseguenz­a delle forti pressioni sul padre perché abdicasse dopo il disgraziat­o safari in Botswana (con Corinna al seguito) e lo scandalo che ne seguì. Come pure il processo che ha coinvolto l’Infanta Cristina, assolta nel 2017 dall’accusa di complicità nel dirottare 6 milioni di euro pubblici a una fondazione del marito Iñaki Urdangarin (che invece è stato condannato a cinque anni e dieci mesi di prigione). Anche in questo caso, il ruolo di JuanCarlos era apparso tutt’altro che limpido.

Dietro la clamorosa presa di distanza di Felipe dal padre ci sarebbe l’ambiziosa regina. Letizia avrebbe imposto al riluttante consorte di dissociars­i: «Altrimenti perderai il trono e tua figlia non regnerà mai!». Ne sarebbe nato un violento litigio, come riporta la biografa reale Pilar Eyre, che ha creato una frattura tra i coniugi sovrani. Ma se crisi c’è, per ora rimane confinata nelle stanze della Zarzuela.

IL PUBBLICO RITIRO

Agli inizi del 2020, Juan Carlos si è ritirato dalla vita pubblica. Fiaccato dagli scandali e da innumerevo­li operazioni, l’ultima per un triplo bypass la scorsa estate. Nel 2018, per i suoi 80 anni, Felipe aveva tentato di ripulirne l’immagine in concomitan­za con il 40° della Costituzio­ne: si sottolinea­va l’importanza del suo operato per uscire dalla dittatura, e con tutti gli onori. Ma non è bastato per cancellare le macchie e risollevar­e le sorti di una monarchia che ora spera nella quattordic­enne Leonor, figlia di Felipe e Letizia ed erede al trono. In tempi di coronaviru­s la stanchezza del popolo, provato da problemi economici e crisi di governo, sembra aumentata. Felipe, alla tv, ha chiesto solidariet­à agli spagnoli in questo duro momento. La sera stessa, però, la monarchia è stata contestata: «Juan Carlos deve dare i soldi agli ospedali pubblici!». Che Dio salvi i Borbone.

 ??  ?? A sinistra: Juan Carlos, oggi 82, con il re del Bahrein Hamad bin Isa Al- Khalifa, 70, nel 2014. Scambio di favori? Qui sopra, con l’ex amante Corinna zu Sayn-Wittgenste­in, 56.
A sinistra: Juan Carlos, oggi 82, con il re del Bahrein Hamad bin Isa Al- Khalifa, 70, nel 2014. Scambio di favori? Qui sopra, con l’ex amante Corinna zu Sayn-Wittgenste­in, 56.
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 ??  ?? TRA LORO L’INTESA Madrid. Re Felipe di Spagna, 52, con la consorte Letizia, 47. Sarebbe stata lei a insistere perché Felipe prendesse le distanze dal padre, rinunciand­o alla sua eredità e privandolo dell’appannaggi­o di Stato.
TRA LORO L’INTESA Madrid. Re Felipe di Spagna, 52, con la consorte Letizia, 47. Sarebbe stata lei a insistere perché Felipe prendesse le distanze dal padre, rinunciand­o alla sua eredità e privandolo dell’appannaggi­o di Stato.
 ??  ?? L’Infantafan­ta Cristina,Cristina 54,54 sorella di Felipe, e il marito Iñaki Urdangarin, 52: lui è in prigione per il caso Noos. Tutto iniziò con la bagarre dell’Infanta
L’Infantafan­ta Cristina,Cristina 54,54 sorella di Felipe, e il marito Iñaki Urdangarin, 52: lui è in prigione per il caso Noos. Tutto iniziò con la bagarre dell’Infanta

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