Per colpa di un collant
LE DAMIGELLE INDOSSASSERO LE CALZE, LAMARKLE NO. E RIDUSSE LA RIVALE IN LACRIME
Princess in love, sulla storia tra Lady Diana e il maggiore JamesHewitt, per anni creduto il vero padre di Harry. Anche lei viene da ambienti altolocati ed è plausibile che i circoli che frequenta siano un brusio infinito di gossip reali. Del resto, anche il Daily Telegraph aveva sostenuto, trovando ben due testimoni, che la povera Kate era stata ridotta in lacrime dopo un giorno di prove con le damigelle. Il Palazzo è sceso in campo, ma senza convincere. Si è limitato a chiarire che «il pezzo contienemolte inesattezze e false interpretazioni». Sostanzialmente, però, non lo ha smentito. Inoltre, è intervenuto più che altro per difendere
Kate su un altro fronte: il suo lavoro in seno alla royal family.
Secondo Pasternak, la duchessa di Cambridge si sentirebbe «esausta e in trappola» a causa degli straordinari che è costretta a fare da quando quegli egoisti dei Sussex se ne sono andati a fare la bella vita a Los Angeles. Con tre bambini a casa da scuola e tutte le chiamate pubbliche su Zoom, per consolidare la presenza della famiglia reale durante il lockdown, Kate lavora più duramente di un amministratore delegato di una grande società, ma senza i benefit delle vacanze, sostiene Tatler.
Inoltre, sarebbe furiosa con i cognati per aver pugnalato alle spalle i suoi tre figli, che in questo periodo non possono godere dell’attenzione massima di mamma e papà, troppo impegnati a sostituire gli zii transfughi. Kensington Palace contesta questa versione e anche secondo il giornalista amico di Diana, Richard Kay, non sarebbe veritiera. Sarebbe anzi stata Kate a chiedere di poter fare di più. Ma questi sono dettagli.
Ormai è chiaro che sia stato il curioso caso del collant-gate a innescare il meccanismo della Megxit. Un altro episodio imbarazzante che va ad arricchire la vasta collezione dei Windsor.
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