Oggi

SENZA RETICENZE CARRISI CONTRO I GOSSIP E LE PAUSE FORZATE

- Franco Bagnasco

malissimo: sono tre mesi che non canto e soffro nel non vedere la gente, il pubblico. E poi se ti fermi c’è ilmotore economico che si inceppa. Menomale che grazie a Dio qui ho l’azienda agricola che funziona molto bene».

Ma un anno fa non era sul punto di smettere con i

«C’era motivo: ero molto preoccupat­o per quel maledetto edema alle corde vocali che mi toglieva il sonno. Ora sono tornato quello di un tempo e il problema non c’è più».

live?

Lo Stato ha stanziato unmiliardo di euro per aiutare lo spettacolo. È una cifra equa?

«Lo scopro ora. Nel resto dell’Europa hanno già sistemato tutto. Qui no. Da noi, tra imprendito­ri, commercian­ti, soldi alla Fiat, adAlitalia, finisce che la musica resta la Cenerentol­a. E nei teatri vengono prima gli attori. Meno male che ci sono le piazze. Abbiamo tanta voce ma non voce in capitolo».

Ha fatto il tampone o il test sierologic­o?

«Non li ho fatti, ma stando in campagna e al Sudsotto questo aspetto siamo più tranquilli. È vero che il virus può presentars­i conle sembianze di chiunque, anche le persone più innocue, ma ho sempre adottato tutti gli accorgimen­ti del caso: dalle mascherine ai distanziam­enti. E non sono mai stato così tanto tempo con i miei figli».

Senza aver fatto il tampone, Romina e Loredana, visto che frequenta entrambe, non temono che lei possa essere il classico positivo asintomati­co?

«Che cosa vuole che le dica? Grazie al cielo stiamo tutti bene!».

Sua figlia Cristel, che si è sposata, vive ancora a Cellino?

«No, a Zagabria. Anche lei per fortuna

primo e di secondo letto, e non voglio che ci siano discrepanz­e fra le due situazioni. Quandomi esibisco conRomina, sul palco, mi trovo molto bene con lei. Poi per il resto, nel privato, adesso e da un bel po’ di tempo, la mia vita è un’altra. Questo è quanto». È vero che, siccome i costi superavano i ricavi, dopo il lockdown ha deciso di non riaprire al momento al pubblico la sua tenuta con piscina, centro benessere e ristorante a Cellino San Marco? «L’ultima novità è questa: io me ne chiamo fuori sino a quando non saremo del tutto usciti dal tunnel. Per l’estate riaprirà ma sotto forma di cooperativ­a gestita totalmente dai miei dipendenti, che sono tanti, con una famiglia da manternere e desiderosi di lavorare».

Di recente, ha omaggiato il suo amico compositor­e Detto Mariano, da poco scomparso causa coronaviru­s, che tra l’altro nel 1970 propiziò le sue nozze con Romina.

«Fu addirittur­a testimone. Eravamo inseparabi­li. A marzo è andato in una clinica a Milano per un controllo della prostata, ha contratto il virus ed è morto. Quand’ero con lui nel Clan Celentano, al cospetto silenzioso di alcuni grandi, lui fu più di una guida. Fu un fratello».

Quindi quest’estate, senza concerti e aerei da prendere, che cosa farà, si dedicherà a uva e olive?

«Penserò soprattutt­o a me stesso e poi sì, starò in campagna e farò il contadino a tempo pieno. Il destino mi fa tornare da dov’ero partito, alla mia terra».

Che è anche un bel finale per quest’intervista.

«Sì, ma piano: è una cosa temporanea. Nel mio piccolo avrei intenzione di cantare ancora».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy