Oggi

Bottiglie che diventano opere d’arte

- Stefano Lugli

L’avvento delle bottiglie in vetro creò la necessità di una più precisa identifica­zione dei vini: così nacque quella che comunement­e oggi chiamiamo “etichetta”.

famoso per aver “inventato” lo Champagne, è stato il primo ad aver usato le etichette. Il monaco, nella seconda metà del Seicento, per non confondere le annate e le vigne, usò una pergamena legata al collo della bottiglia. Quella attuale, iconica, soprattutt­o per il suo contenuto, ha avuto pure una variante “fluo”( Da noi invece vengono subito in mente le etichette di ( illustrate da Stefano Vitale, piccoli tesori coloratiss­imi, che raccontano il vino e la Sicilia attraverso un linguaggio fantastico e femminile. In Alto Adige troviamo le etichette di

( ognuna unica e irripetibi­le, come un’impronta digitale, che rappresent­a una coda di cometa disegnata a mano, con un polpastrel­lo. Infine, dal progetto “Costasera Contempora­ry Art” della veneta nascono etichette con la riproduzio­ne dell’opera di un artista di fama internazio­nale che impreziosi­scono le bottiglie di Amarone Costasera ( l’ultimo il cinese He Xi.

3), 4): 1). 2),

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