Bottiglie che diventano opere d’arte
L’avvento delle bottiglie in vetro creò la necessità di una più precisa identificazione dei vini: così nacque quella che comunemente oggi chiamiamo “etichetta”.
famoso per aver “inventato” lo Champagne, è stato il primo ad aver usato le etichette. Il monaco, nella seconda metà del Seicento, per non confondere le annate e le vigne, usò una pergamena legata al collo della bottiglia. Quella attuale, iconica, soprattutto per il suo contenuto, ha avuto pure una variante “fluo”( Da noi invece vengono subito in mente le etichette di ( illustrate da Stefano Vitale, piccoli tesori coloratissimi, che raccontano il vino e la Sicilia attraverso un linguaggio fantastico e femminile. In Alto Adige troviamo le etichette di
( ognuna unica e irripetibile, come un’impronta digitale, che rappresenta una coda di cometa disegnata a mano, con un polpastrello. Infine, dal progetto “Costasera Contemporary Art” della veneta nascono etichette con la riproduzione dell’opera di un artista di fama internazionale che impreziosiscono le bottiglie di Amarone Costasera ( l’ultimo il cinese He Xi.
3), 4): 1). 2),