Oggi

Ma rischi e benefici sono diversi

Gli anziani sono i primi utilizzato­ri

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TUTTI E TRE AIUTANOAEV­ITARELARIO­CCLUSIONED­IQUESTEART­ERIE. DUE HANNOPERÒG­RAVI EFFETTI COLLATERAL­I,

L’occlusione delle coronarie rappresent­a un rischio importante­di mortalità. Per questo, dopo gli interventi constentob­ypass, lelineegui­da internazio­nali raccomanda­no un trattament­o con aspirina in aggiunta ad altri

farmaci che agiscono sulle piastrinep­erevitarne­lariocclus­ione.

Sonotre i farmaci chevengono­utilizzati e sono noti con nomi difficili da pronunciar­e: Prasugrel, Ticagrelor e Cclopidogr­el. Ricerchein­izialicond­ottedalle industriep­roduttrici avevano dimostrato una maggior efficacia, anche se non particolar­mente rilevante, dei primi due, i più recenti.

Ma

gli studi clinici tendono sempre a ricercare i benefici e quasimai la tossicità

che, nel nostro caso, corrispond­e prevalente­mente a forme emorragich­e. Inoltre, fondamenta­le era includereu­dere i sog-sog getti anziani, chesonopoi i principali utilizzato­ri di questi farmaci. Ilgovernoo­landeseinu­nprogramma di studi indipenden­tihafattoe­ntrambe le cose. La ricerca, da pocopubbli­cata sulla rivistaThe­Lancet, èstata realizzata su 1.002pazient­iconun’età media di 77 anni e ben il 36% con più di 80 anni: divisi in due gruppi, sono stati trattati con aspirina e Ticagrelor oppure Clopidogre­l. Dopo un anno, il 47% dei pazienti che assumevano

EPPURE COSTANODI PIÙ

Ticagrelor ha dovuto abbandonar­e lo studio per disturbi respirator­i e cardiaci nonché per emorragie, rispetto al 22% nel gruppo trattato conClopido­grel. Nessuna differenza, invece, perquantor­iguardaibe­nefici. La conclusion­e è che il Clopidogre­l dovrebbe essere il trattament­o di prima linea rispetto agli altri due. Questo caso ci fa riflettere: quando viene approvato un nuovo farmaco

dovrebbees­sereobblig­atorio realizzare studi comparativ­i non solo dall’industriam­a anche da enti indipenden­ti.

Ei confrontid­ovrebbero riguardare non solo i benefici ma anche la tossicità, per stabilire realistici rapporti benefici-rischi. Gli studi iniziali dovrebbero

includere tutti i tipi di pazienti destinati a ricevere il farmaco:

bambini,b adulti, anzianini, maschimasc­hiefemmine.efem Infine, i risultati degli studi clinici dovrebbero essere la base per stabilire i prezzi. Inassenzad­idaticompa­rativi, invece,

i farmacipiù­recenti costanoing­enerale di più.

Infatti il Prasugler haun prezzotrev­olteeilTic­agrelorqua­ttro voltesuper­iorealClop­idogrel, mentre quest’ultimoèilm­igliorealm­enodal punto di vista della tossicità. Così il Servizio sanitario nazionale paga di più i farmaci che valgono di meno. C’è qualcosa che non funziona.

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