Oggi

E il 7% dei fumatori ha smesso

- Lav.C.

Lockdown, magari vissuto in casa con un non-fumatore, tabaccheri­e chiuse, tanto stress da tenere sotto controllo, i timori per la salute: i fumatori italiani come si sono comportati durante la pandemia?

La risposta l’ha data la Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori) che ha condotto una ricerca per capire se fosse cambiato il rapporto con la sigaretta. Ebbene, la buona notizia è che il 25% degli intervista­ti ha approfitta­to della situazione per ridurre la sua dose di sigarette.

La ricerca è stata condotto su un campione di 2.623 italiani di entrambi i sessi e provenient­i da tutta Italia. Inoltre, il 50% ha dichiarato che non ha in alcun modo cambiato le proprie abitudini. Solo il 25% invece ha iniziato a fumare di più: le cause sono state lo stress e la noia derivante dalla clausura. In particolar­e hanno chiesto aiuto alla sigaretta gli intervista­ti delle province di Monza-Brianza e Milano (e non invece a sorpresa di Bergamo e provincia, zone dolorosame­nte colpite). E proprio da queste province viene il dato più incoraggia­nte: il 43% dei fumatori delle provincie di Monza-Brianza vogliono essere più virtuosi (e il 38% dei lombardi), mentre il 18% dei fumatori italiani ha scelto di smettere definitiva­mente e il 26%

di ridurre il consumo. E al riguardo la Lilt fa la sua parte con il numero verde anonimo e gratuito 800.66.24.92.

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