Il giallo di BoseChi
ha cacciato il fondatore delMonastero?
Se questo è un delitto si deve cercare il colpevole. Il movente. E gli eventuali mandanti. Parlando di Chiesa, si indaga su peccato e peccatori. Si enim fallor, sum: se sbaglio, esisto, scriveva Sant’Agostino 1.600 anni fa. Ma la notizia è attuale, esplosa come una bomba nel mondo cristiano e non: il monaco Enzo Bianchi, 77 anni, deve lasciare la comunità ecumenica di Bose, da lui fondata vicino a Ivrea nel 1965. Lo ha annunciato per prima la sua comunità. Poi sono arrivate le spiegazioni del Vaticano. Il monastero conta un’ottantina di monaci, laici (che non dipendono dagli Ordini: uomini, donne, cattolici, protestanti e ortodossi). Fratel Enzo, guida spirituale carismatica, con la barba bianca e il vocione convincente, da sempre guarda con acume e affetto a Est. È amico del patriarca di Mosca Kirill, legato a quello di Antiochia Giovanni Yazigi, primate della Chiesa greco-ortodossa. Scrittore di bestseller (l’ultimo Poesie di Dio, un’antologia curata per Einaudi), seguitissimo sui social, editorialista sui quotidiani.
GLI ISPETTORI
Ma perché è proprio il segretario di Stato Pietro Parolin (il “ministro degli Esteri” del Papa) a firmare il comunicato che chiede al fondatore di “recarsi in un’altra sede”? «Imotivi sono due: il primo è cheEnzoBianchi ha un ruolo nella diplomazia internazionale della Chiesa, per il suo legame con ortodossi, protestanti e luterani», spiega un teologo che segue le dinamiche delle comunità religiose. «Il secondo: per dare un avallo alla decisione di allontanare il fondatoredalla sua “creatura”». Decisione sofferta, arrivata dall’interno, secondo i tre “visitatori”. I tre consiglieri sono padre Guillermo Leon Arboleda Tamayo, la madre badessa Anne-Emmanulle Deveche e padreAmedeoCencini, in questi giorni mediatore e portavoce del gruppo.
FRATELLI “COLTELLI”
Ma l’accusa qual è? Lo stesso Bianchi chiede di poter vedere il documento riservato, per potersi difendere. Di certo da anni nella comunità ci sono dissidi. Nel 2014, con Bianchi priore,
Prima di Bose, fu fondata in Francia nel 1940 da Frère Roger, la Comunità ecumenica di Taizé