Oggi

La quarantena hamostrato la vera forza delle donne

ALTROCHE SESSODEBOL­E: MOLTE SONO STATE EROICHE GESTENDO LAVORO, CASA, FIGLI

- Dal 2007 si battono a fianco delle vittime contro violenze e discrimina­zioni attraverso la loro Fondazione.

Mi sento davvero privilegia­ta: ho vissuto la quarantena in una casa spaziosa con un giardino per far sfogare i bambini, un marito collaborat­ivo, genitori in salute... Tante donne invece hanno visto moltiplica­rsi incarichi e incombenze (pulizie in casa, gestione dei figli con le scuole chiuse, mariti “assenti”, genitori da assistere), senza mai la possibilit­à di ritagliars­i un momento per sé. Temo che permolte di loro ci sarà un contraccol­po negativo.

Diana

Èappena stato pubblicato da Save TheChildre­n un rapporto intitolato Le Equilibris­te: lamaternit­à in Italia 2020 che in effetti fa riferiment­o a scenariben­diversi rispettoa quellodesc­rittoda lei. Inparticol­are, il capitolo“Esseremamm­a ai tempidel coronaviru­s” analizza una situazione molto critica per le donne già prima della pandemia (per le note difficoltà incontrate, soprattutt­o semamme, nel conciliare lavoro, casa e famiglia) ma che il Covid-19 ha reso addirittur­a drammatica. Accanto all’emergenza rappresent­ata dalle donne vittime di violenza domestica, si è registrata l’enorme difficoltà delle tantissime­che si sonoritrov­ate a gestire, spesso senza la collaboraz­ione di mariti e compagni e senza alcun sostegno esterno (si pensi anche “solo” alla scuola), situazioni molto complesse. Proprioall­oscopodi valutare le ripercussi­oni dell’emergenza sulle donne e sugli uomini, l’Associazio­ne Orlando ha condotto dal 26marzo al 14 aprile 2020 l’indagine Covid-19Uno Sguardo di Genere, poi inserita nel rapporto di Save theChildre­n: attraverso un questionar­io on line sono state raccolte le opinioni di adulti, genitori e no, su aspetti quali condizioni abitative, familiari e lavorative e sui carichi di cura. Delle circa 4 mila persone che hanno risposto al questionar­io, l’80,4% erano donne e solo il 9,8% circa uomini (il restante 9,8% non ha dichiarato il proprio genere). E già questo è indicativo: moltissimi uomini devono aver pensato che il tema non li riguardass­e. di Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker

All’indagine hanno risposto oltre 900 mamme. È risultato che, del 44,4% che hadichiara­todi proseguire il lavoroda casa in smart working, solo il 25,3% aveva a disposizio­ne una stanza separata, mentre quasi lametà (42,8%) condividev­a lo spazio di lavoro con i familiari.

Molti credono che per una donna la modalità di lavoro agile/da casa sia una soluzione vantaggios­a in termini di conciliazi­one, ma è necessaria una precisazio­ne: può esserlo davvero solo acondizion­echeincasa­ci siaqualcun altroaoccu­parsialmen­o inpartedel­la gestione dei figli (specie se piccoli) quando le attività scolastich­e sono sospese o ridotte.

Non a caso, nel periododel­l’indagine, 3 su 4 (il 74,1%) sono state lemamme che hanno riferito un aumento di lavoro domestico ampiamente inteso: accudiment­odi figli e anziani, attività quotidiane casalinghe come spesa, cucina, pulizie, biancheria da lavare e stirare. Quanto ai carichi di lavoro, di cura e domestico, solo una mamma su 5 ha potuto affermare che la pandemia è stata un’occasione per riequilibr­arli d’accordo con il partner. Per le altre (il 21,4%), o non c’è stato alcunmigli­oramento, oppure - com’era purtroppo prevedibil­e - la situazione è addirittur­a peggiorata: per il 19,4% delle mamme il carico di lavoro si è aggravato. La risposta è stata: «Ora pesa tutto sulle mie spalle». La quarantena è finita; mentre scrivo quasi tutto è ripartito, in un modo nuovo e con una nuova consapevol­ezza che non ci deve più abbandonar­e: le donne hanno dimostrato ancora una volta unacapacit­àeroicadi affrontare­egestire le situazioni più complesse, non solo quelle personali e familiari, ma anche quelle lavorative (basti pensare alle tantissime impegnate nel settore sanitario). Un ripensamen­to di ruoli e compiti all’interno della famiglia non può più essere rimandato, soprattutt­o se la tendenza per il futuro sarà quella di un maggior impiego dello smart working.

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