« Ho rischiato di sposare lasorelladi Romina »
«MIACOGNATA SPERAVACHEMI FIDANZASSI CON TARYNMAERAVAMO TROPPO DIVERSI», RICORDA LUIOGGI. «POI HOCONOSCIUTOMIAMOGLIE, CHE È STATALAMIAGRANDE FORTUNA». E DELLALECCISODICE...
Tra il sole e gli ulivi di Cellino San Marco, Franco Carrisi, il fratello di Al Bano, racconta a Oggi la sua storia sempre al fianco del cantante e le paure per il futuro delle sue attività lavorative e imprenditoriali dopo il Covid-19. Una vita piena di sorprese, la sua.
Anche tu, da ragazzo, hai seguito le orme di tuo fratello Al Bano come cantante.
«Ho iniziato il 13 giugno 1967, quando raggiunsi al nord Al Bano, che era nel pieno del successo di Nel sole. Seguirono 14 anni bellissimi e sette giri del mondo con lui, un’esperienza bellissima, indimenticabile. Avevo il nome d’arte di Kocis».
Qual era il tuo repertorio? «Facevo i miei pezzi, ma non mai ho partecipato a Sanremo. Andai a Un disco per l’estate, piazzandomi terzo. Pur non avendo mai fatto parte del clan Celentano, ho scritto anche un pezzo perClaudiaMori che si chiamava Il sognatore. Mentre lei incideva il pezzo conobbi Adriano, che venne a sentire sua moglie».
Però hai inciso un disco con Al Bano, Romina e sua sorella Taryn, un quartetto che fece il giro di tv e giornali rosa.
«La canzone si chiamava Taca, taca, banda, fu un grande successo: eravamo gli Abba italiani, trionfammo in tutta Europa; in Spagna fummo primi classifica».
Le cronache raccontavano di un amore tra te e Taryn. Era vero? «Girare l’Europa tutti e quattro insieme fu un’esperienza bellissima. Quella del quartetto fu un’idea diRomina, che forse sperava anche in un fidanzamento trame e sua sorella. Ma io e Taryn non siamo stai mai fidanzati, a livello caratteriale non ha funzionato, eravamo troppo diversi».