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PIÙRISO (ITALIANO) PERTUTTI: SCOPRI VARIETÀ E UTILIZZI

Ogni chicco ha la sua sfumatura

- Erika Riggi

Meno cene al ristorante, più voglia di cucinare, meno importazio­ni: la pandemia ha fatto crescere il consumo di riso italiano di 74mila tonnellate. Ne produciamo più di chiunque in Europa, con oltre 220mila ettari coltivati e una grande varietà di produzioni. Ecco allora le principali varietà (differenti per la dimensione del chicco, a cui corrispond­e, proporzion­almente al tempo di assorbimen­to dell’acqua, la tenuta di cottura) e i loro utilizzi.

Comune: chicchi piccoli e tondi (5,5mm) e un tempo di cottura breve (10-12 minuti). Hanno un grande potere di assorbimen­to e tendono a rilasciare l’amido, per questo sono adatti per minestre in brodo, minestroni e dolci. Ne fanno parte le varietà e

chicchi tondi di media grossezza (5,5-6,4 mm) che cuociono in circa 15 minuti. Sono adatti per minestre, riso all’inglese e pilaf, antipasti, supplì e timballi. Ne fanno parte il o ma anche il

molto pregiato, che durante la cottura si tinge di un grigio rosato, e il

certificat­o Igp e coltivato nel Triveneto (tanti lo preferisco­no al Carnaroli nei risotti).

chicchi lunghi e affusolati (oltre i 6,4mm) e un tempo di cottura di circa 16 minuti. Lo sono il che tiene bene la cottura e assorbe il sapore del condimento in risotti, minestre e dolci, e il per preparazio­ni complesse e insalate (è la varietà con cui si fa il parboiled).

chicchi grossi e lunghi (oltre 6,4mm) e un tempo di cottura di 18 minuti circa. Ne fanno parte e e, soprattutt­o, il il più utilizzato e pregiato nella cucina italiana, e l’Arborio, tipico italiano, esaltato dalla mantecatur­a.

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