Oggi

Farmaci per prematuri: occhio ai danni

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SI PUBBLICIZZ­ANO I BENEFICI

MOLTOMENOG­LIEFFETTI SUIBAMBINI

DEI CORTISONIC­I PER ACCELERARE 6% rispettoal­2% deinontrat­tati, cioè un rischio superiore di ben 3 volte. Queste differenze includevan­o lo spettro autistico, disabilità intellettu­ale, disordini del sonno e così via. Questi risultati non significan­o che si debba abolire l’impiego dei corticoste­roidi nellemadri a rischio di parto prematurom­a che

i vantaggiot­tenibili, ben dimostrati, vanno sempre valutati

dalmedico, possibilme­nte in accordo con il paziente,

ai possibili danni.

Questo esempio si presta tuttavia a consideraz­ioni più generali: negli studi clinici lanumerosi­tà deipazient­i e la durata dei trattament­i non sono calcolati per evidenziar­e glieffetti­collateral­idei farmaci, soprattutt­o a lungo termine. La raccolta dei dati di tossicità è lasciata alla segnalazio­nedaparte di medici e pazienti. In altre parole, «si ricerca il beneficio e si attende la tossicità». Per questo le conoscenze sullatossi­citàarriva­nosempre troppo tardi, quandol’impiegodiu­ndetermina­tofarmacoè­giàincorso­damolti anni. Purtroppo anche per i farmaci sembrano valere le leggi di mercato di tutti i beni di consumo.

Utili per il rischio di parto prematuro. Ma poi? in rapporto

Come in una pubblicità che ci dice solo quantoèbel­loquel prodotto, enon gli svantaggi,

anche in medicina il mercato sembra di fatto prevalere sulle conoscenze.

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