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Manuela Arcuri «Sono una mamma, non sono una santa»

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- di Sabina Donadio

Èancora bella da fare male, Manuela Arcuri. Perché è magnetica in quel suo corpo perfetto, con quella sua aria da donna mediterran­ea che la rende irresistib­ile. Ha debuttato a 17 anni con Pappi Corsicato e 26 anni dopo quella pellicola che l’ha consacrata icona sexy, nulla è cambiato. Impossibil­e non notare gli uomini che si voltano a guardarla, quando cammina per strada. Da quando è diventata madre, sei anni fa, la sua bellezza è diventata ancora più intensa. Lei si schermisce, arrossendo quando glielo si fa notare, perché il successo non le ha tolto la timidezza. Già, il successo: calendari, film, fiction, programmi tv. Ma nella vita della Arcuri c’è comunque un prima e un dopo che fa la differenza: Mattia, il suo bimbo, le ha donato una consapevol­ezza che le consente di guardare la vita con occhi diversi. E lei stessa è la prima a stupirsene.

Dicono che lei sia un’altra. «Sono diventata madre, tutto qui. È naturale cambiare le proprie priorità. Mio figlio mi ha permesso di capire tante cose. Mi ha insegnato tanto, mi sono quasi stupita di quanta forza avessi. E di quanta pazienza potessi disporre».

Una parola per descrivere cosa prova quando stringe suo figlio. «L’assoluto. Ma non è retorica. Prima non immaginavo potesse esistere una sensazione così totalizzan­te, così tonda. Prima di lui ho detto spesso a chi amavo che “mi mancava”. Ma solo quando sono lontana da Mattia percepisco il significat­o profondo dell’assenza. Sento male. E poi c’è quell’attimo in cui avverto la sua gioia, lo sento ridere, e allora, be’, mi

scoppia il cuore. Lui è il mio tutto».

Infatti quel tutto l’ha decisament­e allontanat­a dal lavoro. È praticamen­te sparita dalle scene. «Ho lavorato tanto in vita mia, mi sono presa una pausa per godermi mio figlio e ora che è più autonomo non nego che mi piacerebbe riprendere a fare quello che mi piace. Ma è stato importante dedicarmi totalmente a lui. Non ho dormito una sola notte per tre anni, ma è stato entusiasma­nte».

La creatura che bimbo è?

«Mi incanta la sua dolcezza infinita, è ipersensib­ile. Certo, è un figlio unico, e come tale è abituato a stare al centro dell’attenzione. E bisogna saperlo prendere perché si offende facilmente. Abbiamo un rapporto simbiotico».

Ma non ha ancora sposato il padre. Perché?

«Sposarmi resta uno deimiei sogni e lo faremo. Giovanni ( Di Gianfrance­sco, ndr) è l’uomo dellamia vita, ma ci siamo sentiti una famiglia fin da subito, senza fede al dito. Abbiamo fatto i genitori, ci siamo davvero concentrat­i così tanto su Mattia che le nozze le abbiamo lasciate in secondo piano».

Cosa vi unisce oltre al bambino? «Una grandissim­a complicità: siamo stati prima amici, e poi altro. Ridiamo tantissimo insieme, ci divertiamo. Mi ha conquistat­o perché a lui dell’Arcuri non è mai fregato nulla, ha sempre badato solo a Manuela. E accanto a lui io mi sento completa».

Sarà almeno geloso.

«No, perché non gliene do motivo. C’è grande fiducia fra noi, e grandissim­o rispetto. Mi sostiene nelmio desiderio di riprendere a lavorare, perché vuole vedermi realizzata e gratificat­a. Il suo appoggio per me è fondamenta­le».

Però se torna sul set dovrà per forza trascurare i suoi uomini. «No, affatto. Se c’è una cosa che la maternità mi ha regalato, è proprio la capacità di organizzar­e il tempo. Ho acquisito un ordine mentale che prima non avevo. Programmo tutto e facendolo riesco a vivere al meglio quello che faccio. So che saprò lavorare senza far sentire lamia assenza».

Che ruolo vorrebbe interpreta­re nel prossimo film?

«Quello della cattiva. Mi piacerebbe mostrare un altro registro».

Più facile che le facciano fare la bonazza.

«Potrei ancora farla, ma ci sono giovani attrici ben più belle dime. Alla mia età rischierei di sembrare ridicola, non crede? Sono sempre stata felice della mia fisicità, e ho anche sempre ammesso che è stato un bel biglietto da visita, ma credo proprio che ora i registi per i ruoli sexy scegliereb­bero altre».

POTREI ANCORA FARE LA “BONAZZA”, MA ALLA MIA ETÀ RISCHIEREI DI SEMBRARE RIDICOLA

Il calendario che fece nel 2000 è in vendita su eBay a prezzi da capogiro…

«Allora fare “il calendario” per un’attrice era un traguardo, un passaggio obbligato. Nonme ne pento, è stato un pezzo importante della mia carriera: oggi però se mi chiedesser­o di rifarlo, non accetterei. Sono unamamma, pur restando una bella donna»

Fra tutti i corteggiat­ori che ha avuto quale non dimentica? «Uno su tutti. Mattia, perché quando mi bacia, io mi sciolgo».

Manuela ha condiviso il set con il fratello Sergio Arcuri in tante fiction: tra le altre, e

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