PaoloMassari
I retroscena del caso del giornalista ed ex assessore accusato di stupro
eccami le ascelle. Sei lamia schiava. E adesso ti faccio male». A vederlo in tv, con quelle grisaglie impeccabili e l’aria di uno che ha sempre preso 9 in latino, che Paolo Massari possa minacciare una donna così riesce difficile da credere. Men che meno che possa strapparle i vestiti, picchiarla, stuprarla e starla a guardare impassibile mentre fugge per strada, nuda e disperata. Eppure, secondo i racconti della donna messi a verbale dalla Polizia, è così che è andata. Eda domenica scorsa, il giornalista diMediaset ed ex assessore all’Ambiente al Comune di Milano è in carcere a San Vittore con l’accusa di violenza sessuale. Un’accusa ancora tutta da provare, certo, ma che si ba
Lsa su dettagli inquietanti riferiti dalla diretta interessata.
L’INCONTRO AL BAR, POI IL CAMBIAMENTO
Prima, i fatti. Sabato 13 giugno, Massari invita un’ex compagna del liceo Parini, il classico della Milano bene, a bere un aperitivo in un bar nei pressi di casa sua. La donna, un’imprenditrice di 56 anni, è in difficoltà col lavoro e l’ha contattato per chiedergli consiglio. In programma uno spritz, quattro chiacchiere, un boccone al ristorante. Ma dopo il cocktail, racconta la donna, Massari le propone di passare a lasciare lo scooter nel box del suo appartamento, un seminterrato in cui vive da quando si è separato dalla moglie, che abita al piano superiore dello stesso palazzo con i due figli di 14 e 12 anni. E lì, racconta l’imprenditrice al Corriere della Sera, il giornalista si trasforma. «L’aperitivo era stato un momento piacevole. Nulla, al bar, poteva farmi immaginare un finale del genere. Ma a casa sua, lui ha avuto una metamorfosi: mi dava ordini, pretendeva che li eseguissi, mi umiliava. E aveva un ghigno, un ghigno...», dice. «Quel seminterrato era un bunker, se avessi urlato nessuno mi avrebbe sentita. Avevo il terrore mi uccidesse. “Ora mi ammazza”, pensavo». La donna parla di ripetute violenze, spiega di aver cercato di resistere come poteva. E quando Massari si distrae per ac