Aibambini servedavvero un allenatoreper la loro autostima?
BEYONCÉ HA AFFIANCATO UN COACH ALLA FIGLIA BLUE IV Y, DI OTTO ANNI, PER RENDERLA PIÙ SICURA DI SÉ
L’autostima si forma, step by step, crescendo. È favorita, all’origine, dall’essere desiderati e attesi, anche prima di venire al mondo, di essere accolti, fisicamente abbracciati, alimentati con amore. Ricevere quoti diati diana mente, duranten te l’infanzia, affetto, o, attenzione, cure, , ascolto. I bambini crescono osser
van dole modalità relazionali e d’ interazione degli adulti intorno a loro. Prendono esempio dai rapporti dei genitori
tra loro e con i nonni e dai rapporti di ciascuno dei genitori con i loro fratelli e con i figli che hanno generato. Proprio da questi rapporti e dai rapporti che si stabiliscono con i fratelli, nati prima o dopo di loro, i bambini trarranno, neuro psicofisicamente, infinite informazioni attraverso le quali struttureranno e interiorizzeranno rannol asti mach che avranno di
loro stessi. L’autostimaL’aut non si struttura se i ggenitori sono assenti, se deldelegano ad altri lastra grand stragrande maggiora nzaza del tempo tempe delle cure da dare ai figli.
I bambini non devono essere cresciuti nell’incertezza, rimproverati in modo da sentirsi feriti, criticati e messi costantemente alla prova o a confronto con leprestazioni, migliori o peggiori, di fratelli e amici. I nostri figli devono essere amati incondizionatamente e guidati, in modo valido, corretto, sereno, per arrivare a esprimere ciò che sentono più congeniale alla propria realizzazione. “L’allenamento” però non può essere fatto soltantomettendo un “coach” accanto ai ragazzi ma favorendo la formazione dei genitori alla lorogenitori alità,equell ad egli insegnanti alla loro “mission” educativa con i minori.