L’amore che si divide per gli altri è l’unicacosache simoltiplica
GESÙ SFAMA MIGLIAIA DI UOMINI, G DONNE E BAMBINI CONI L MIRACOLO DEI PANI EDEIPESCI. E UNGESTOCHE FARIFLETTERE, ANCHEAL GIORNOD’OGGI
Ma quanta gente avrà partecipato a questamoltiplicazione di pani e di pesci? Quale sarà stato il loro numero reale, visto che l’evangelista specifica: 5 mila uomini, senza contare le donne e i bambini! A quei tempi, nei censimenti, si contavano solo gli uomini “adatti alla guerra”!
Non saprei rispondere. È comunque curioso il fatto che Gesù, avendo saputo che avevano ucciso suo cugino Giovanni Battista, si comporta inunamanieramolto prudente: si allontana dalla città, dalla ressa e va in un luogo isolato, nel deserto. Oltre che prudente Gesù si dimostra compassionevole: prova dispiacere per quanti erano ammalati e li guarisce. Prudente, compassionevole e - potremmo dire - attento anche alle esigenze fisiche di tutta quella gente: avevano fame! E, come sempre, dinanzi ai problemi “economici” si apre sempreundibattito. I discepoli dicono: «Mandali a casa!». ELui: «No, date loro voi stessi damangiare». Ma, comparando con altre descrizioni delmiracolo, scritte da altri evangelisti, sembrerebbe che nella discussione si intrometta anche unbambino che, senza spreco di parole, offre agli “incaricati” il suo cestino: cinque pani e due pesci! Il resto, lo conoscete già: Gesù ordina che stiano comodi, seduti. E poi, da quel cestino, comincia a tirar fuori pani e pesci, pesci e pani in gran quantità! Se, in paradiso, sarà possibile rivedere alla moviola questa scena, iomi focalizzerò sugli occhi di questo bambino, occhi primameravigliati, poi stupefatti, poi sbalorditi. Forse neanche lui sapeva quanti pani e pesci aveva nel cestino, ma certamente non tutta quella quantità. Magari mi sentirò anche toccato alla spalla e, se per caso quella fosse la mano di Gesù, sognerei che mi dicesse: «Vedi che cosa vuol dire fare la gara con me? Il ragazzo non sapeva neppure che cosa avesse nel cestino ma ha dato il suo “tutto”. Solo che nelle gare di generosità nessuno può battere Dio, perché quando è messo alla prova anche Lui dà il suo “tutto”; ma il suo “tutto” è “l’infinito”!». Quante volte abbiamo offerto qualche cosa, un obolo, un po’ di tempo, un sorriso, una visita, una telefonata... ebbene, questi gesti si moltiplicano e, nel tempo, ancora ci danno gioia, soddisfazione. Perché non solo c’è più gioia nel dare che nel ricevere ma, soprattutto, perché scopriamo che l’amore è l’unica “cosa” che spezzandola con gli altri non solo non diminuisce, ma continua ad aumentare! Non vi è mai capitato? È triste! Però... provate a farlo almeno qualche volta!
Dal vangelo secondoMatteo.
In quel tempo, avendo udito [ della morte di Giovanni Battista, ndr], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide unagrande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati. Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare ». Ma Gesù disse loro: «Nonoccorre che vadano; voi stessidate lorodamangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui».
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diedeaidiscepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevanomangiato erano circa 5 mila uomini, senza contare le donne e i bambini.