Allattare fabene, a mamma e bebè
Professore, quanto dovrebbe durare l’allattamento al seno? È vero che dopo i sei mesi non serve più? Cinzia G., Ravenna
Cara Cinzia, l’allattamento al seno andrebbe avviato appena dopo la nascita e protratto per almeno sei mesi. In questo periodo il latte materno basta a soddisfare tutte le esigenze nutrizionali del neonato. È altamente digeribile e, in più, contiene gli anticorpi materni che proteggono i neonati dalle infezioni. Dai dati disponibili risulta che in Italia il 90% delle donne allatti il proprio bambino appena nato (anche in maniera non esclusiva, cioè con l’aggiunta di qualche biberon di latte artificiale). Questa percentuale scende al 77% al momento delle dimissioni dall’ospedale e precipita al 31% dopo quattro mesi. A sei mesi dal parto solo il 10% delle donne sta ancora allattando.
L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda l’allattamento al seno esclusivo fino al sestoesto mese di vita (180 giorni). Dopo il sesto mese, il latte da solo non è più sufficiente alle esigenze nutrizionali del bambino e vanno introdotti altri alimenti. Anche una volta iniziato lo svezzamento è possibile proseguire con l’allattamento al seno. Aggiungo un dato importantema poco intuitivo. Allattare non fa bene solo al bambino, infatti può essere utile anche come forma di prevenzione per il tumore al seno. Questo è vero però solo se gravidanza e allattamento avvengono in giovane età, ovvero tra i 20 e 25 anni.