La bellezza che svetta in tutte le direzioni: in su, dietro e davanti, intorno… e in barba alle regole della fisica dimostra che, sì, a 43 anni si può essere belle come a 20. Michelle Hunziker ha vinto al tavolo da gioco della vita un corpo bello e un sorriso da urlo e ha riconvertito il “capitale” in un impegno: non sfiorire mai. «Non esageriamo», strilla lei divertita proprio mentre si prepara a uno dei suoi allenamenti on line intitolati, non caso, Iron Ciapèt, chiappe di ferro. «La gravità la sento anch’io eccome: dopo tre gravidanze il mio corpo è cambiato, è normale che sia così, ma ne vado fiera perché ho tre figlie meravigliose», spiega.
Modestia a parte, basta guardarla per rendersi conto, come direbbe uno dei suoi giovani ammiratori, che Michelle “spacca”. Come fa?
Qual è il segreto di una delle pochissime donne dello spettacolo che negli anni non ha stravolto il suo viso a colpi di filler, botulino e ritocchini vari? Le abbiamo chiesto di raccontarci come si tiene in forma.
Signora Hunziker, nell’immaginario collettivo lei è ancora il tornitissimo lato B degli slip Roberta: treccia bionda in mezzo alla schiena e come unico vestito un piccolo perizoma. Orgogliosa o stufa?
«Più che altro ansiosa, è un’eredità che alimenta aspettative. Ogni estate c’è l’esamino spiaggia: sta ancora su o non sta su il sedere dellaHunziker? Prima o poi entrerò inmare con il burkini lungo sino ai piedi. Roberta era una pubblicità degli Anni 90, avevo 17 anni, e per tanto tempo sono sfuggita a chi indagava per capire a chi appartenessero quelle ciapèt, poi sono diventata la ragazza “del sedere che fa sognare” e nel 2020 ancorami perseguita quel mega sedere stampato sui cartelloni stradali. Ebbastaaa» (Scoppia a ridere Michelle).
Regge tutto, eccome. Per questo siamo qui. Ci racconta come fa? Partiamo dallo sport.
«Mi alleno tre volte alla settimana di cui due on line su Instagram o sul mio canale YouTube assieme ai miei follower: mi lasci dire che ho creato questo momento di condivisione per regalare alle donne uno spazio di amor proprio, unmomento che è per la salute ma anche per aggregarci e divertirci insieme, proprio come l’evento Iron Ciapèt che ho tenuto dal vivo a Cervia poco tempo fa. Un successo! Tornando a me: faccio soprattutto ginnastica che definisce e corregge la postura. Una volta alla settimana aggiungo cardio perché dopo i 40 anni, se non si è molto allenati, stressare il corpo con training che alzano troppo il battito cardiaco e sforzano i muscoli non fa bene. Sino a 33 anni ho sempre fatto solo sport all’aperto:
sci, mountain bike, corsa. Poi, però, starnutivo e mi si bloccava la schiena. È lì che ho scoperto la ginnastica posturale che, insieme al pilates, mi ha cambiato la vita, non ho mai più avuto dolori. Amo fare ginnastica e, quando posso, da buona svizzera, faccio sport all’aperto. Adoro lo sci invernale e lo sci d’acqua».
Parliamo di alimentazione: non ci dica “mangio tutto” e non ingrasso. «Chiunque mi conosca bene sa che iomi alleno soprattutto per mangiare. A tavola sono una buona forchetta ma ho una regola di ferro: evito gli zuccheri e i carboidrati semplici. Il pane, per esempio, lo facciamo noi in casa e non usiamo farina doppio zero. Mangiamo pasta integrale. Sono convinta che lo zucchero sia una sorta di veleno per il corpo e credo che la maggior parte del merito della mia salute, anche della pelle, la devo proprio a questa scelta. Sono abituata sin da piccola: mai fattomerenda con dolcetti confezionati, mia madre mi dava frutta e ogni tanto pane, burro e marmellata. Per anni non ho mangiato carne, poi ho incontrato Tommi ( il marito Tomaso Trussardi, ndr) e ho ricominciato anche se la carne rossa la consumo solo ogni dieci giorni. Detto questo: se vado al ristorante mangio quello che c’è, non mi faccio problemi».
E poi c’è lo spirito: quanto conta stare bene dentro se stessi? «Tantissimo. Vedo mia madre: è una donna di 77 anni ancora bellissima. Lei ha sempre davanti un obiettivo o un progetto e non ascolta i dolorini vari perché ha troppo da fare. Io ho una famiglia meravigliosa che ho desiderato con tutta me stessa sin da quando ero piccola. Faccio il lavoro che amo. E poi ci sono io: tutti sanno che ho attraversato anni bui di solitudine e disperazione a causa della setta. Da lì, però, ho imparato ad amarmi tantissimo. Sono fortunata anche perché ho la fede: non vado spesso in chiesa ma ho un dialogo con Dio e non c’è giorno che non ci parli e non lo ringrazi per quello che ho. Credere, ciascuno nel suo Dio, dà tanta forza e nei periodi difficili aiuta a dare un senso ai problemi, a sentirsi meno soli nell’affrontarli. C’è solo una cosa che potrebbe spezzarmi come persona: se capitasse qualcosa alle mie figlie. In quel caso so che la mia forza, che è davvero tanta, non basterebbe».
Chi è la sua musa ispiratrice? «Audrey Hepburn. Grazia, classe e bellezza in una donna sola. E poi adoro Ursula Andress: dopo che Panorama mi fece una copertina ispirata a lei, Ursula mi invitò al suo compleanno su un bellissimo yacht e c’era anche Sean Connery. Da allora siamo amiche: siamo cresciute nello stesso paesino in Svizzera, eravamo quasi vicine di casa. È una donna straordinariamente spiritosa. Quando ci sentiamo mi ripete sempre che avrebbe voluto riuscire a fare quello che ho fatto io, svincolarsi dal ruolo sexy che le si è appiccicato addosso con il film di 007 per fare l’attrice di commedie. Mi fa sempre molti complimenti perché le ho raccontato che
per tutti gli Anni 90 mi arruolavano per spogliarmi ma con lunghe trattative ottenevo di farlo a patto di poter dire qualcosa da ridere, alla fine. Volevo disperatamente che uscisse la mia vena comica, autoironica, e ho combattuto tantissimo. Ursula è una donna brillantissima, peccato non averla scoperta in quella luce».
Quanto deve alla sua bellezza? «Tanto, ma avrebbe potuto ingabbiarmi in un ruolo che mi va stretto e che per forza di cose è poco duraturo. Poi vorrei dirlo una volta per tutte: io quando mi alzo la mattina sono una donna normalissima, ho le occhiaie, le macchie della gravidanza sulla pelle… Èil mio staff chemi rende bella, io nonmi sonomai vista come la super top. Ho dei difetti e li amo».
Michelle, lei non ha una ruga, è tonica e ha un sorriso strepitoso. Confessi: che cosa fa quando va dal medico estetico? Ha due
chance: o ci risponde la verità o passa alla domanda dopo.
«Io curo tantissimo i miei denti, da sempre. Curo la pelle usando le creme diGoovi che produco io stessa perché sono naturali e la mia dermatologa mi ha spiegato che la pelle deve lavorare e autocurarsi, non va continuamente “medicata”. A questa routine alterno creme al retinolo, faccio periodicamente trattamenti con Hydrofacial, un macchinario che purifica la pelle e stimola il rinnovamento cellulare e una volta all’anno mi sottopongo alla biorigenerazione cellulare autologa».
Come si immagina a 60 anni? «Da guerra! Con il didietro di Roberta e tutto il resto invecchiato ( Scoppia a ridere, ndr). Non smetterò mai di fare esercizi per i glutei ma per i miei 60 anni mi immagino in salute, con una voglia di vivere pazzesca e in giro per il mondo a fare tanti viaggi».