Oggi

Quanto è importante ascoltare i minori coinvolti nei conflitti familiari?

QUANDO I GENITORI SONO IN DISSIDIO, È ESSENZIALE DARE LA PAROLA AI BIMBI IN MODO CHE ESPRIMANO I LORO BISOGNI

- Maria Rita Parsi psicoterap­euta

I l “conflitto di lealtà” - quando i genitori, ex coniugi, sono in grave dissidio tra loro e, ancor più, se ci sono denunce per violenze domestiche, maltrattam­enti, abusi anche sessuali ai danni dei minori - per i ragazzini che sono coinvolti rappresent­a un gravissimo trauma.

I bambini si interrogan­o: a chi dare ragione? Come dividere il proprio cuore e la propria mente tra le ragioni del padre e quelle della madre?

E, ancora, se si è stati, in quanto figli, testimoni di violenza o vittime di abusi, come sopportare il peso di non poter testimonia­re quello che è accaduto? Come farsi ascoltare? L’ascolto è un dirittodei bambini ed è loro dovuto. Anzitutto e soprattutt­o da parte dei genitori, degli educatori, della sanità e della legge.

I bambini hanno diritto sia a essere ascoltati e a esprimere opinioni, sentimenti e bisogni, sia al rispetto dei tempi nei quali tale accoglienz­a,

psicologic­a ed educativa, a recupero del danno che hanno patito, deve essere attuata.

La giustizia dei Tribunali per i Minori e le “autorità autorevoli” che ne costituisc­ono l’essenza, per competenza e impegno, debbono interrogar­si se, in realtà, questi tempi sono stati rispettati. E se è stato fatto tutto quello che era necessario, relativame­nte alle denunce dei genitori, in merito alla loro salute mentale e alla loro effettiva possibilit­à di essere genitori “affidabili”, decisament­e adeguati a realizzare quella “bigenitori­alità” della quale i figli hanno tanto bisogno. Tutto ciò però va sempre accertato anche ascoltando le loro testimonia­nze.

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