BB voleva un figlio, ma lui la lasciò per non perdere la famiglia
LEI ANDÒAVEDERLOA A TEATRO PER SEI VOLTE, E, UNA NOTTE LOATTESE E ALL’USCITA SOTTO LAPIOGGIAELA PASSIONE DIVAMPÒ. QUANDOLAMOGLIE SCOPRÌ L’INFEDELTÀ EMINACCIÒDI ANDARSENE, PERÒ, L’ATTORE TRONCÒ LA RELAZIONE
IL SUO FASCINO ITALIANO SEDUCEVA ANCHE LE DIVE È del 1960 questo bel primo piano di Raffaele “Raf” Vallone (1916-2002), il periodo della relazione con Brigitte Bardot. In basso, Vallone con lamoglie Elena Varzi (1926-2014) e i figli: Eleonora, oggi 67, e i gemelli Saverio e Arabella, 62.
RafVallone e Brigitte Bardot si amarono appassionatamente, al punto che le loro vite rischiarono di cambiare. All’epoca del loro incontro lui, uno dei pochi attori italiani famosi anche all’estero, trionfava a Parigi interpretando, in francese, la pièce teatrale di Arthur MillerUno sguardo dal ponte. Mentre lei era un sex symbol rimasto ineguagliato nella storia del cinema per la sua eccezionale bellezza.
Lanciata in un film dal titolo emblematico, Piace a troppi, Brigitte alimentava il suo mito anche attraverso la cronaca rosa per i suoi amori tempestosi vissuti con una spregiudicatezza insolita per l’epoca, dopo il divorzio dal suo Pigmalione, il regista Roger Vadim.
FU UNA VERA ATTRAZIONE FATALE
Raf era dotato di un fascino un po’ rude, retaggio del suo passato di calciatore, unito a una profonda cultura, in unmix insolito e affascinante. Quando Salvador Dalì lo vide per la prima volta, lo guardò con ammirazione e gli disse: «Sai di natura», una battuta che fece il giro diParigi, intrigando le donne, curiose di scoprirne il sosottinteso. Vallone era sposato con ElenaVarzi, un’attrice bella e brava che aveva lasciato il cinema in seguito a un disturbo cardiaco ed era padre di tre figli, Eleonora e i gemellig Saverio e Arabella. Tutto filavaf liscio nella sua sfera familiare,l fino a quando Brigitte entrò comec una folata di vento nella sua vita,v portandosi via tutti i buoni propositip di un marito all’italiana. LoL racconta lo stesso attore in una biografiabi del 1991 Alfabeto della memoriam (Ed. Gremese): «Recitavo in Uno sguardo dal ponte al Teatrotro Antoine di Parigi che ogni sera andavaan esaurito. Era il 1959. Una seraser la direttrice del teatro, Simone Berriau,Be mi disse. “È la sesta sera
che Brigitte Bardot viene a vederti, scegliendo sempre la stessa poltrona, vicino la palcoscenico. Devi conoscerla”. Io avevo paura della Bardot per la sua fama di volubile seduttrice e rifiutai questo invito per una sorta di presentimento. Era incredibile! Quale uomo avrebbe rifiutato un incontro con la Bardot? Io ci provai, ma una sera piovosa, uscendo dal teatro da una porta secondaria, vidi Brigitte che mi aspettava sotto l’ombrello, col viso bagnato e i capelli sciolti: una visione che azzerò le mie difese. Non dissi una parola e mi riparai accanto a lei, come se ci fossimo dati un tacito appuntamento. Da quel momento tra di noi scattò un’alchimia che ci spingeva l’uno verso l’altra come una calamita». Ovviamente, con un simile feeling, battezzato dalla pioggia battente, la storia non poteva restare a livello platonico e Raf lo confessa senza falsi pudori: «La prima notte con Brigitte la passai in un convento adibito a hotel, alle porte di Parigi. Partimmo da casa sua in Rue Paul Dumier, con lamia Cabriolet senza accorgerci che un fotografo ci stava pedinando, riuscendo a scattare una serie di foto compromettenti, destinate al settimanale italiano L’Europeo, dove scriveva una mia cara amica, Oriana Fallaci. Preoccupato di dare un dispiacere a mia moglie, la raggiunsi telefonicamente pregandola di far sparire quelle immagini. E Oriana mi fece questo grande favore, puntualizzando: “Non lo faccio per te, ma per solidarietà femminile nei confronti di Elena che nonmerita di piangere per colpa tua”. Così continuai a vedermi conBrigitte, preso dalla sua sensualità per così dire “imbavagliata”, nel senso che non era mai sfacciata, ma in contrasto col suo cliché cinematografico, mostrava un tratto infantile, di indubbio incanto poetico».
GLI SCRIVEVA TENERI BIGLIETTI D’AMORE
Raf e Brigitte erano presi entrambi dalla magia del momento. «Brigitte aveva una tendenza alla grafomania», racconta lui. «Mi scriveva una quantità di biglietti teneri. Ritagliava dai fogli bianchi tanti petali di un immaginario fiore e su ognuno di esso scriveva una parolina dolce. Resisterle ormai era diventato impossibile». Le confessioni intime di Vallone, che aveva 15 anni più di Brigitte, all’epoca venticinquenne, evocano un clima
romantico e letterario, in cui l’attrice incarna la “fanciulla in fiore”, con una dose di imprevedibile innocenza, osserva Vallone, rimasta incontaminata. E lui accanto a Brigitte, ritorna ragazzo, col gusto di avere come amante la donna più desiderata del mondo. Intanto, a ElenaVarzi arrivano i primi pettegolezzi sul legame del marito con la diva francese. «A casa se ne parlava, lo ricordo bene», racconta Eleonora Vallone. «All’epoca mi sentivo persino lusingata dal fatto che papà avesse conquistato la Bardot, ai miei occhi il simbolo di una donna nuova, libera e disinibita. Per il suo spirito ribelle e per il suo gusto di sfidare i moralisti mi identificavo un po’ in lei. Non giudicavo mio padre per la sua infedeltà in quanto sapevo che la sua unione con mamma, sublime dal punto di vista spirituale e umano, mancava del collante della passione. Erano una coppia meravigliosa, ma il sesso tra di loro restava una sfera inappagata. Papà era un uomo molto sensuale, mentre mia madre, da fervente cattolica, era poco interessata alla parte materiale del matrimonio. In più, mi confidò che, alle prime scappatelle dimio padre, aveva ridotto al minimo la loro intimità, inibita dal pensiero che lo avrebbe dovuto dividere con altre donne».
Alla luce delle rivelazioni di Eleonora, quindi, non c’è da stupirsi se Vallone dimenticasse la famiglia tra le braccia di Brigitte, pensando persino di cambiare la sua vita. Un’idea condivisa dalla diva che, contraria da sempre allamaternità, al punto da non avere mai avuto rapporti col figlioNicolas nato dalle sue nozze con Jacques Charriere, sorprendeRaf con unmessaggio d’amore inaspettato.
CERCANDO UNA CHIAVE, LA MOGLIE SCOPRÌ TUTTO
«Un giorno lemandai un fascio di fiori di campo e Brigitte mi ringraziò con un biglietto: “Stringo al petto i tuoi come farei con il figlio che vorrei avere da te”», racconta l’attore che, a quel punto, incomincia a preoccuparsi della piega che sta prendendo la storia.
Forse aveva ragione a temere la Bardot, ma ormai è tardi per tornare indietro. Rientra a Roma e trova la moglie ad accoglierlo, riassaporando le gioie della quiete domestica. «Incominciai a riflettere su quale fosse la scelta da fare», spiega l’attore. Ma poi
accade qualcosa che fa precipitare la situazione. «Un giorno trovaiElena in lacrime», racconta Vallone.«Le avevo chiesto di cercarmi la chiave di un baule e lei frugando nei cassetti aveva trovato i biglietti di Brigitte. Non dimenticherò mai il suo volto devastato dal dolore, mentremi chiedeva: “Perché non me lo hai detto?”. Mi sentii un killer e provai rimorso anche pensando alle sue precarie condizioni di salute. Quindi la abbracciai e feci a pezzi quei cimeli d’amore».
In realtà, ricordaEleonora, dopo la disperazione iniziale, lamadre ebbe una reazione piuttosto dura, minacciando il marito di lasciarlo. «Mio nonno affrontò papà e gli disse brutalmente che se non fosse rientrato in famiglia, col corpo e con lamente, lui si sarebbe ripreso la figlia, accogliendo a casa sua anche i nipoti che meritavano un padre migliore. E fu per scongiurare questo pericolo che papà troncò la storia con la Bardot».
Per riuscirci Raf scelse il taglio netto, doloroso, ma risolutivo, non si sa a quale prezzo perché fu pagato in silenzio. «Telefonai alla Mandrague, la villa di Saint Tropez dove Brigitte mi aspettava e le dissi che non ci saremmo mai più rivisti. Inoltre, per evitare tentazioni, mandai a monte la regia di un film tratto da un racconto di Oriana Fallaci in cui avrei dovuto dirigere Brigitte con Marlon Brando. Rinunciai a una grande occasione professionale, ma la salvezza del mio matrimonio valeva questo sacrificio».
ANCHE MARLENE DIETRICH SI INVAGHÌ DI LUI
Raf confidava alla figlia che non era lui a cercare le donne, ma loro a gettarsi ai suoi piedi, tanto che fece perdere la testa a un’altra diva, Marlene Dietrich, con la quale, però, giurò di non aver mai fatto l’amore. «Era un padre scomodo, ma non ne ho mai desiderato uno diverso. Se litigava con mamma prendevo sempre le sue parti e lo ringrazio per avermi inculcato il senso del bello e l’amore per la cultura», commenta Eleonora che da ragazza ebbe forti contrasti col padre. Tanto che, ricorda, per sfuggire al peso di un’educazione fin troppo severa, scappò di casa a 15 anni, per poi sposarsi, avere un figlio e divorziare dopo qualche anno.
Eleonora, che ha alle spalle un passato di attrice, attualmente si occupa dell’Aqua Film Festival una manifestazione cinematografica sul tema dell’acqua di cui è ideatrice e organizzatrice. Oltre a coltivare con numerosi eventi culturali la memoria del padre scomparso il 31 ottobre 2002, al quale fu accanto fino all’ultimo respiro. Con la maturità, spenti gli ardori giovanili, l’attore fu ancora più vicino alla moglie, alla quale indirizzava continui messaggi d’amore. In uno le scrive: «Sei ilmessaggero più alto e più bello del mondo. E sei anche il mio amore più grande, più grande della mia vita e di tutte le cose create e da crearsi. Tuo Raf». A dimostrazione che non si pentì mai della scelta fatta lasciando la Bardot.
Però, per il romanticismo tipico del suo carattere, Raf non la dimenticòmai. Un giorno, racconta, un paio d’anni dopo il loro addio, mentre era a Capri, notò una troupe cinematografica. Erano le riprese del film di Jean Luc Godard Il disprezzo, interpretato dall’attrice, che non si accorse di lui. «Brigitte era di spalle, ma la riconobbi subito per gli inconfondibili capelli biondi che sembravano impastati di sole», raccontava l’attore, confessando che, quei capelli, li ricordava sparsi sul cuscino durante le ore d’amore. E spiegava che, pensando a Brigitte, avvertiva uno struggimento simile a quello che si prova quando una musica bellissima viene bruscamente interrotta.