Maper il trasportostudenti non possono essere usati i 30mila busoggi fermi?
SONOMIGLIAIA I VEICOLINEI DEPOSITI: COMUNI E REGIONI SONO IMPRIGIONATI DALLE CONCESSIONI
Èincredibile pensare che quasinessunodei30mila autobus fermi nei depositi dall’inizio della pandemia (con altrettanti autisti in cassa integrazione) sia stato usato in questi mesi. Eppure è così. Di fronte all’emergenza che richiedeva di potenziare i servizi di trasportopubblicolocale in alcuni orari di punta e solo su alcune tratte urbane ed extraurbane scolastiche, il nostrosistemanonharispostoconefficacianonostante gli istituti scolastici abbiano fatto la loro parte, scaglionando le attività e mantenendo in parte la didattica a distanza. Autobus, treni e metro presi d’assalto alla riapertura delle scuole hanno dato un grande contributo allo sviluppo dell’infezione. Ed è emersa l’arretratezza dei trasporti pubblici. Zero flessibilità gestionale, poca innovazione, enormi sussidi pubblici (garantiti a prescindere dai risultati) e aziende ancorate a concessioni di40 anni fa, sono alla base della
débâcle. Scuole chiuse e incremento dei contagi si sarebbero potuti evitare se Regioni e Comuni avessero costretto le aziende ad
accettare, sul perimetro di attività dove dispongono di una concessione esclusiva, anche l’apporto di operatori da noleggio/turismo. Un contributoche avrebbe riservato due piacevoli sorprese: unaflottadibuspoco inquinanti e seminuovi (4,5 anni dietàmediacontrogli 11 del pubblico), concosti standard di gestione che sono meno dellametà di quelli degli attuali operatori.