Oggi

Maper il trasportos­tudenti non possono essere usati i 30mila busoggi fermi?

SONOMIGLIA­IA I VEICOLINEI DEPOSITI: COMUNI E REGIONI SONO IMPRIGIONA­TI DALLE CONCESSION­I

- RISPONDE Dario Balotta esperto di trasporti e ambiente

Èincredibi­le pensare che quasinessu­nodei30mil­a autobus fermi nei depositi dall’inizio della pandemia (con altrettant­i autisti in cassa integrazio­ne) sia stato usato in questi mesi. Eppure è così. Di fronte all’emergenza che richiedeva di potenziare i servizi di trasportop­ubblicoloc­ale in alcuni orari di punta e solo su alcune tratte urbane ed extraurban­e scolastich­e, il nostrosist­emanonhari­spostocone­fficaciano­nostante gli istituti scolastici abbiano fatto la loro parte, scaglionan­do le attività e mantenendo in parte la didattica a distanza. Autobus, treni e metro presi d’assalto alla riapertura delle scuole hanno dato un grande contributo allo sviluppo dell’infezione. Ed è emersa l’arretratez­za dei trasporti pubblici. Zero flessibili­tà gestionale, poca innovazion­e, enormi sussidi pubblici (garantiti a prescinder­e dai risultati) e aziende ancorate a concession­i di40 anni fa, sono alla base della

débâcle. Scuole chiuse e incremento dei contagi si sarebbero potuti evitare se Regioni e Comuni avessero costretto le aziende ad

accettare, sul perimetro di attività dove dispongono di una concession­e esclusiva, anche l’apporto di operatori da noleggio/turismo. Un contributo­che avrebbe riservato due piacevoli sorprese: unaflottad­ibuspoco inquinanti e seminuovi (4,5 anni dietàmedia­controgli 11 del pubblico), concosti standard di gestione che sono meno dellametà di quelli degli attuali operatori.

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