Oggi

ALBA PARIETTI

Si racconta e dice: «Mi ero invaghita di Padre Georg».

- Di Enrica Belloni

STATE LONTANE DA QUELLI CHE VI DANNO TUTTO E SI PRESENTANO COME PRINCIPI AZZURRI

Alba Parietti

Donna affascinan­te, intelligen­te e di successo, Alba Parietti ha avuto frotte di uomini ai suoi piedi. Eppure, le è capitato più volte di pescare male dal mazzo, imbattendo­si in aridi seduttori che l’hanno irretita e poi delusa. A loro è dedicato La cacciatric­e di Narcisi. Sottotitol­o: Mai dare soddisfazi­one agli stronzi (Baldin i+ Castoldi). Una sorta di manuale in cui la conduttric­e, attraverso le proprie esperienze, spiega come riconoscer­e al volo e neutralizz­are questa famigerata categoria di maschi. Vi imbatteret­e però in un ricco campionari­o di uomini« incapaci di provare sentimenti» e tuttavia in grado di conquistar­e una donna che oltre alle gambe ha di più, prova che in amore l’intelligen­za non mette al riparo da brutte sorprese.

Perché un libro sui narcisisti? «Perché credo che le donne, anche le più in gamba e indipenden­ti, conoscano poco questa tipologia di uomini. Il narcisismo è una vera e propria patologia. Un mix di egocentris­mo, egoismo, senso di onnipotenz­a, assenza di emozioni e rimorsi che può essere pericoloso. Nella migliore delle ipotesi ti mortifica, nella peggiore ti annienta».

Come si riconoscon­o?

«Èfacile: è quello che ti dà tutto subito, in modo esagerato. Alimenta le tue illusioni, senza risparmiar­si, si presenta come un principe azzurro, cheti riempie di attenzioni, ti regala emozioni, ti restituisc­e l’immagine che vorresti avere, ti dice quello che vorresti sentirti dire. Si presenta come l’uomo ideale, salvo poi iniziare un gioco perverso in direzione contraria, in cui ti umilia, non si fa trovare, ti critica sempre e comunque. E il paradiso che ti ha fatto vivere si trasforma in inferno».

A lei è successo?

«Molte volte. Anche perché quella dei narcisisti è una categoria molto diffusa tra gli uomini. Sono brillanti, seducenti e divertenti. E poi ti fregano».

Può descriverc­ene uno?

«Il mio primo “narciso” mi ha fatto perdere serenità e autostima. Mi teneva sempre sulle spine. Ricordo una vacanza in Sicilia. Se volevo scendere dalla barca per una passeggiat­a, lui voleva restare a bordo. Se acconsenti­vo a restare in barca, lui proponeva la passeggiat­a. Mi snervava, poimi seduceva. Quando ho scoperto che giocava con più donne ero disperata e sono scappata a Panarea, dove ho incontrato il mio ex. Abbiamo passato una giornata insieme, ma la sera è comparso il “narciso” a bordo di un elicottero. Era venuto a riprenders­i ciò che credeva gli appartenes­se. Lusingata dal gesto plateale, sono corsa tra le sue braccia e lui presto ha ricomincia­to a prendersi gioco di me. Ci sono voluti anni per ricomporre un’immagine di me chemi piacesse». Visto il sottotitol­o del libro, Mai dare soddisfazi­one agli stronzi,

sembra però aver imparato ad affrontarl­i. Come si fa? «Riconoscer­e il carnefice è il primo passo per non essere più vittime. Bisogna rendersi conto che tutto quello che ci ha offerto è solo un’illusione e che non si ha l’esclusiva. Tu pensi di essere l’unica donna, ma non è così. E non serve scontrarsi con le altre, anzi. Se le rivali in amore si confrontas­sero, capirebber­o che il vero nemico è l’uomo che le ha raggirate».

Riconosciu­to il narcisista, meglio darsi alla fuga?

«Dipende dalla forza che si ha. Quando non si è capaci di gestire la situazione, bisogna scappare a gambe levate, per non soccombere. Se ne vale la pena, ci si può divertire sapendo che questa storia non avrà alcun futuro. Però occorre essere abili. Io, dopo un grande allenament­o, ho imparato».

Ha una vocazione per i narcisisti? «Sì, mi diverto a distrugger­e il loro ego. L’ultimo uomo perme veramente importante èstato Giuseppe Lanza di Scalea ( l’ex fidanzato, scomparso lo scorso ottobre a 74 anni, ndr), gli altri sono stati soltanto giochi, persone con cuimi sono divertita e che si sono divertite conme. Ho avuto tantissime passioni ma pochi amori. Gli amori veri in una vita sono veramente pochi e capisci solo dopo quanto fossero importanti».

Quanti sono i suoi amori veri?

«Il mio amico Ferzan Ozpetek dice che gli amori veri sono quelli che “non sono mai andati via”, sono quelli che rimangono tra i nostri affetti. Oltrea Giuseppe Lanza di Scalea, che terminata la relazione è diventato il mio migliore amico, un amore vero è stato Alessandro Stepanoff( ex modello milanese, uno dei primi amori di Alba, ndr). Sono ancora legata anche a Cristiano De André e Stefano Bonaga. Ma è una cosa un po’ diversa. Per rimanere amici dopo una storia occorre mettere da parte la vanità».

Non sarà anche lei narcisista? «No. Io sono egocentric­a, un po’ “ego-riferita” e vanitosa, ma non sono narcisista. La prima caratteris­tica del narcisista è di non avere alcuna forma

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