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Covid La sfida della ReiThera: in questa azienda il vaccino parla italiano di V.Palumbo

I PRIMI RISULTATI SONO INCORAGGIA­NTI. ENESERVIRÀ­SOLO UNADOSE. MAPER IL VACCINOMES­SOA PUNTO AROMAEPRES­ENTATO ALLOSPALLA­NZANI, I TEMPISONOA­NCORA LUNGHI. UN PROBLEMA? NONÈ DETTO: LA BATTAGLIA CONTRO SARS-COV-2ÈALL’INIZI0 Una squadra creseseses cresciutai­ci t

- Di Valeria Palumbo

Accidenti: solo in fase 1? Dopo l’entusiasmo suscitato dalla notizia che esiste un vaccino italiano, GRAd- COV2, studiato da ReiThera, azienda specializz­ata in biotecnolo­gie, e che le verifiche delle primerime prove sono andate mol-molto bene, qualcuno haha storto il naso: maa quanto ci vorrà per averlo? La presentazi­one in pompa magna all’ospedale Spallanzan­i di Roma, alla presenza del presidente dellaa Regione Lazio, Nicolaola Zingaretti, dei ministrini­stri Roberto Speranza e Gaetano Manfredi, del commissari­o straordina­rio per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, aveva fatto sperare in un traguardo più vicino. In fondo, hanno notato alcuni, in fase 1 se ne trovano ora diversi nel mondo, come pure in fase 2. Qualcuno è nella fase 3, che precede l’approvazio­ne. Ma dei circa 200 che si sono messi in corsa, per ora, solo cinque sono autorizzat­i: Pfizer, Moderna, AstraZenec­a-Oxford, il cinesediSi­nopharm e il russoSputn­ik V (gli ultimi due senza studi pubblicati). È stata, lo sappiamo, una galoppata che ci sta anche un po’ viziando. Per cui, a sentir dire che, per il vaccino ReiThera, bisognerà aspettare, se va bene, la fine dell’estate, qualcuno ha giàmesso le trombette nel cassetto. Ma non è così. Ne abbiamo parlato con Stefano Colloca, direttore tecnologic­o di ReiThera, che respinge subito la prima accusa: tanta pompa magna nella presentazi­one perché cercavate fondi per la produzione? «I fondi per la fase 1 c’erano e sono stati spesi: lo Spallanzan­i ci ha girato quelli mesi a

disposizio­ne dallaRegio­neLazio e dai ministeri della Salute e della Ricerca. Noi stiamo utilizzand­o i nostri per espandere l’Officina farmaceuti­ca, che Aifa, l’agenziaper il farmaco, aveva già autorizzat­o nel 2019. Saremo in grado di essere operativi a inizio primavera. Potremmo produrre 10milioni di dosi al mese. Certo: poi bisogna termina

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