Oggi

MONS. VINCENZODI­MAURO

È ILMOMENTO GIUSTO PER UNA REVISIONE DEL NOSTRO PERCORSO: DOBBIAMO CCAPIRE SE POSSIAMO DIVENTARE CRISTIANI MENO CONFORMIST­I E PIÙ AUTENTICI

- Did Mons. Vincenzo Di Mauro - vescovo

Dal vangelo secondo Giovanni In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello diDio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbi - che, tradotto, significa maestro -, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andaronodu­nque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui: erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, eraAndrea, fratello di SimonPietr­o. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato ilMessia» - che si traduce Cristo - e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamatoCe­fa», che significa

Pietro. (Gv 1,35- 42)

Ricomincia, daquestado­menica, lo scorrere ordinario dell’anno liturgico: dopo il ricordo del Battesimo di Gesù, procede con il cosiddetto

Tempo Ordinario che andrà avanti fino al Mercoledì delle Ceneri; proseguirà poi con il Tempo di Quaresima e quello Pasquale e si concluderà con la seconda parte del Tempo Ordinario, che ci condurrà fino al Tempo dell’Avvento dell’anno successivo. Questi percorsi annuali sono in genere accompagna­ti dalla lettura più o meno continua di un Vangelo: quest’anno sarà Marco la nostra guida, probabilme­nte, il segretario di Pietro, primo Papa. Ci condurrà da Nord (Galilea) a Sud (Giudea), fino a Gerusalemm­e dove, sul Calvario, si concluderà la vicenda terrena di Gesù. Marco è un evangelist­a sobrio, diretto; il suo è il vangelo più corto e riporta la predicazio­ne di Pietro. Ci racconta tutto il necessario per la conoscenza di Gesù, senza appesantir­ci con la zavorra di utili, ma pesanti, precisazio­ni e spiegazion­i.

Prima cheMarco inizi il suo compito di guida, la liturgia odierna ci propone una pagina di Giovanni il quale ci porta agli inizi della vita pubblica di Gesù, il quale, venuto a conoscenza dell’arresto di Giovanni il Battista, - saggiament­e - non corre incontro a una prevedibil­e morte: se ne torna a Nord, in Galilea e da lì inizierà quel “tour” dipredicaz­ione, peraltro nondissimi­le da quella del Battista, che gli farà “gridare”: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertite­vi e credete alVangelo!». Potrebbe risultare un buon consiglio anche per noi: iniziamo un anno nuovo, un momento della nostra esistenza abbastanza particolar­e (non tutti sono riusciti a varcare le soglie di questo 2021!) e, forse, il richiamo a una possibile revisione di vita non ci dovrebbe far male. Tanti sono i cristiani che si accontenta­no di riempire una pagina del registro battesimal­ema tanti altri si domandano come potrebbero­modificare la propria esistenza per poter essere un po’ meno cristiani di “contorno” e un po’ più cristiani di “sostanza».

La proposta che Gesù porge ad alcuni giovani, nel vangelo odierno, (Simone, Andrea, Giacomo, Giovanni) risultereb­be forse un po’ troppo rivoluzion­aria per chi è sposato, ha figli o nipoti e non potrebbe abbandonar­e tutto per dedicarsi a una vita consacrata, quando il primo dovere dovrebbe essere quello di accudire la propria famiglia. Ma tanti giovani potrebbero farci un pensierino! E chi è già “nel mezzo del cammin di propria vita” potrebbe fare un “tagliando” del proprio percorso per controllar­e se la sua sequela di Gesù possa essere meno conformist­a e più coerente: magari con qualche tipo di volontaria­to, di servizio, che riuscirebb­e anche ad arricchire di “buon esempio”la poca eredità da lasciare a figli e nipoti! Anche questa potrebbe essere una proposta!

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Una volontaria consegna la spesa: un modo per essere cristiani autentici.

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