6 MILIONI DI VITTIME DELLA SHOAH

E IN TOTALE 15 PERL’OLOCAUSTO

Il termine Shoah («tempesta devastante», dalla Bibbia, Isaia 47, 11) indica il genocidio degli ebrei da parte dei nazisti. La Giornata della Memoria, istituita dalle Nazioni Unite nel 2005, si celebra il 27 gennaio: in quella data, nel 1945, l’Armata Rossa liberava il lager di Auschwitz. Si calcola che, dall’attivazione nel giugno 1940 (dopo l’occupazione tedesca della Polonia), nel campo sono arrivati circa 1,3 milioni di prigionieri. Ne sopravvissero poche migliaia. A metà gennaio del 1945 i tedeschi avevano cominciato a evacuare il campo: migliaia di prigionieri furono uccisi e circa 60 mila costretti alle “marce della morte”. In totale, circa 6 milioni di ebrei furono uccisi dai nazisti tedeschi e dai loro complici e alleati (Italia compresa). Ma le vittime dei regimi nazi-fascisti tra 1933 e 1945 ammontano a circa 15 milioni, rom e gay compresi. In questo caso si parla di Olocausto (dal greco, “tutto bruciato”, ossia sacrificio).

SU 1,3 MILIONI, POCHI SUPERSTITI Auschwitz, Polonia. Il lager fu liberato dall’Armata Rossa, il 27 gennaio 1945. Degli 1,3 milioni di prigionieri, pochi i sopravvissuti.