Oggi

Come sarebbero i saluti “all’italiana”?

L’EX DIRETTORE DEL BRITISH COUNCIL, ACCUSATO DIMOLESTIE DA UNA DIPENDENTE, ÈSTATOASSO­LTO ALONDRACON­UNASTRANAG­IUSTIFICAZ­IONE

- Antonella Boralevi scrittrice

Vai a una festa del capo delBritish­Council aRoma. Losalutipr­imadi andartene. E lui, Paul Sellers, un tipobelloc­ciosulla sessantina, ti agguanta, ti palpa il seno, ti si incollaall­abocca. Allora tu denunci. Sei un’impiegata dell’ambasciata, per fortuna adesso c’è stato il MeToo e, invece di ignorarti, viene aperta una inchiesta interna. Sellers viene costretto a dimettersi.

Però lui non ci sta, e gli viene inmenteuna­mossa strategica. Farsi giudicare a Londra. E, a Londra, due anni dopo, il tribunale gli dà ragione. L’impiegata è una bigotta. «È lo stile italiano dei saluti», testimonia la moglie di Sellers. E qui la vicenda cambia segno. E ci riguarda due volte. Gli inglesi, si sa, hanno un’idea del mondo tutta loro, e la storia li ha convinti, fino a un secolo fa, che sono superiori. Ma a me pare inaccettab­ile farsi dire da un tribunale inglese che noi italiani siamo palpeggiat­ori seriali, molestator­i abituali. Che ci baciamo sulla bocca da capo a sottoposto, che i nostri capi abbraccian­o le impiegate palpeggian­dole e che, in generale, per noi la promiscuit­à fisica è una abitudine quanto la pizza e ilmandolin­o. Nonmistupi­sce la solitamogl­ie che crede di proteggere la suadignità negando le responsabi­lità del marito. Mami colpisce il giudice. Mi parechelas­ua ignoranza sia persino peggiore dell’arroganza di Sellers. Per nonpochi britannici, noi italiani siamosimpa­tici cialtroni. Il saluto abituale francese sono tre baci sulle guance, anche tra chi intimonon è. Il salutoital­ianoè “ciao”. Il saluto di troppi inglesi ubriachi è saltartiad­dosso. Echiamarlo italian style è una comoda menzogna. O no?

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