A che cosa serve davvero lo Zitromax, che è sparito dalle farmacie?
DA QUANDO L’ ANTIBIOTICO È STATO USATO CONTRO IL COVI D( MA SENZA EFFICACIA ), È SEMPRE PIÙ RICHIESTO
Silvio Garattini presidente Istituto « Mario Negri » , Milano
Ha destato grande curiosità la notizia della difficoltà di reperire in farmacia un antibiotico che corrisponde al nome generico di azitromicina e a vari marchi come Azitrocin, Ribotex, Trozocina, Zitromax. Fa parte del gruppo dei macrolidi ed è molto attivo su vari tipi di batteri, incluso lo streptococco. È quindi indicato per le infezioni delle alte (bronchi) e basse (polmoni) vie respiratorie nonché per le infezioni cutanee e odontoiatriche. Si somministra pervia orale o endovenosa. Va utilizzato con attenzione perché può determinare allergie, aritmie e altri gravi effetti collaterali. Questo antibiotico era giunto agli onori della cronaca all’inizio del 2020, quando era stato utilizzato come antivirale contro Sars-Cov-2, anche con la vaga idea di una attività immunomodulante. In particolare era considerata una terapia efficace l’associazione azitromicina-idrossiclorochina. Era facile osservare effetti favorevoli visto che si tratta di una infezione che si risolve spontaneamente nell’80% dei casi. Infatti gli studi di piccole dimensioni e senza controlli sembravano favorevoli, ma gli studi clinici controllati, in particolare quello dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dimostrarono inefficacia e tossicità. L’antibiotico non era in grado di ridurre la contagiosità del virus né la gravità della malattia, il tempo di guarigione o la mortalità. Era peraltro un risultato atteso visto che l’antibiotico non agisce sui virus e la concomitanza di un’infezione da Sars-Cov-2 con batteri è meno dell’ 1 per cento. Nonostante questi risultati negativi, la falsa convinzione ha ripulito le farmacie e il loro rifornimento da parte delle ditte produttrici.