«Unpo’per scherzo lui si volle così»
Pubblichiamo in esclusiva l’eccezionale “ritratto” che Silvio Berlusconi, nel 2014, commissionò all’illustratore e pittore Antonio Molino. «I contatti furono tenuti dall’agenzia con la quale collaboravo, ma so per certo che fu il Dottore a scegliere la foto del proprio volto che mi diedero come esempio e a suggerire il soggetto sulla base di un fotomontaggio che lo aveva molto divertito».
’na rinfrescatina alle pareti»), benedetto nella corsa alColle da un centrodestra più omeno convinto, osteggiato da gran parte del M5S e dal Pd («Non riesco a immaginare presidente più divisivo», mormora terrorizzato Enrico Letta) al momento in cui andiamo in stampa il padre fondatore di Forza Italia non si è ancora candidato ufficialmente.
MOLTI LO SCONSIGLIANO
L’amicodi sempreGianni Letta, si dice, non fa che scongiurarlo di desistere. E anche il fido pr Sgarbi è preoccupato: per raggiungere il quorum dalla quarta votazione in poi, 505 voti, oltre al supporto dei suoi (e ammesso che gli alleati sianofedeli) servonoaltri70“sì”, ma nonostante la frenetica attività da call center pare che i conti non tornino. Candidarsi sarebbe un suicidio, gli dicono in molti. Massimo D’Alema, sibillino, ha perfino “avvertito” i forzisti: «Se continuate a insistere su Berlusconi alla fine arriverà Draghi ». Ma signori, qui parliamo di SuperSilvio, il combattente, l’audace, l’uomo che trasforma in possibile l’impensabile. Al centrodestra l’occasione fa più gola di un babà: «In 30 anni non siamomai stati così vicini a ottenere un risultatomai raggiunto...», sospira Denis Verdini in un memo riservato a Letta e Fedele Confalonieri. E poi, non dimentichiamoci che l’ex Cavaliere ha un asso nellamanica che lèvati: fare pressione sull’abbondante manciata di parlamentari - i profughi grillini, i senza speranza di rielezione - consapevoli che, se Mario Draghi diventasse presidente, Berlusconi si sfilerebbe dalla maggioranza, la legislatura andrebbe a gambe all’aria e bye bye Montecitorio e vitalizio. Non solo. Sono in molti i politici di ogni colore a vedere Draghi al Colle come il fumo negli occhi: sette anni di Parlamento “commissariato” dall’ex presidente della Bce, il righello in unamano e il piano del Pnrr nell’altra, ma scherziamo?
Ora, a parte che, come ricorda l’ex leader dell’UdcMarco Follini sul Corriere, «tutte le volte che Amintore Fanfani si propose per ilQuirinale non vennemai eletto», la verità è che l’ipotesi Berlusconi presidente amolti italiani non spiace affatto: secondo un sondaggio Emg il Risolutore della Guerra Fredda è al secondo posto per gradimento dietro a Draghi, seguito con percentuali ben più modeste da Marta Cartabia, Paolo Gentiloni, Pier Ferdinando Casini, Rosy Bindi eGiulianoAmato. Il perché non è difficile da intuire. Piaccia o no, Berlusconi è il tycoon che ha saputo infiammare il popolo e fatto sognare Confindustria, l’unico a dare delle vere speranze(poideluse) ai liberali italiani, il presidente del Consiglio rimasto più lungamente in carica, l’inarrestabile
pprotagonista politico di un intero venttennio. Divisivo, sì, ma ineguagliabile. Certo, inEuropa tremano. E la stampa estera ha gli occhi sbarrati: you mean l’uomo dei “bunga bunga”? Il monumento al conflitto d’interessi, condannato per frode fiscale e interdetto per due annidai pubblici uffici? La tessera 1.816dellaP2, quelloche faceva lecorna nelle foto dei vertici Ue e ha regalato a Vladimir Putin un copripiumino con la foto di loro due assieme? Lui, presidente della Repubblica italiana? Really? Essì, è così. Aun lustro dai 90 anni, l’indomabile Silvio (alias “papy”, per Noemi Letizia) potrebbe tentare l’ennesimo colpo grosso. Potrebbe. Perché una via d’uscitaBerlusconi ce l’ha: se a poche ore dal voto si rendesse conto di non avere i numeri, pur di evitare l’onta della sconfitta potrebbe compiere il beau geste di tirarsi indietro pronunciando il nome del nuovo candidato di centrodestra (Draghi stesso?), con la certezza di apparire ancora una volta, a molti, “l’eroe della libertà”. Sempre che gli alleati nongli si rivoltino contro come uno scorpione, certo. E un certo Matteo con ambizioni da king maker non si metta di mezzo.