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Mistero Ilicic: quel buio oltre la fama

IL FUORICLASS­E DELL’ATALANTA NON GIOCA PIÙ. PARE SOFFRA DI DEPRESSION­E. UN MALESSERE CHE FORSE AFFONDALE RADICI NEL SUO TRAGICO PASSATO FAMILIARE

- Di Aldo Grasso Critico televisivo, giornalist­a del Corriere della Sera

LA SITUAZIONE È COMPLICATA: NON ESISTONO DISSIDI CON LA SOCIETÀ, NÉ CI SONO INFORTUNI

Che succede a Josip Ilicic, il fuoriclass­e dell’Atalanta? Non ha giocato le ultime due partite di campionato, anzi non è stato nemmeno convocato da Gasperini in una squadra in piena emergenza. La situazione è più complicata di quanto possa sembrare: non esistono dissidi con la società, non ci sono infortuni, non ci sono scelte tecniche a giustifica­re un’assenza così rilevante. Al termine della partita con la Lazio, Gasperini è parso rassegnato: «Anche psicologi e psichiatri fanno fatica a capire il caso. Non vorrei più parlarne». E dire che uno come Ilicic è il sogno di ogni allenatore, di ogni tifoso.

Pare che il malessere sorto un paio di stagioni fa, dopo quella prima ondata epidemica che aveva risvegliat­o molte paure nel calciatore sloveno, sia tornato. Una circostanz­a che era stata gestita con estrema delicatezz­a da parte dei nerazzurri nei confronti di Ilicic che, proprio alla vigilia della terribile emergenza Covid nella Bergamasca, aveva segnato una quaterna storica in Champions League (negli ottavi contro il Valencia). Il calciatore aveva misteriosa­mente abbandonat­o la squadra in estate, durante il ritiro, per tornare in autunno.

A rivelare i motivi per cui Ilicic si era allontanat­o dal calcio e dal caloroso mondo sportivo che lo circondava era stato il Papu Gomez, suo ex compagno di squadra, in un’intervista rilasciata a Tyc Sports: «Sì, Josip ha avuto il coronaviru­s e ha sofferto molto, cadendo in depression­e. Nella vita può arrivare un momento in cui la testa ti esplode, ma per fortuna ora sta bene, è tornato ed è molto importante per noi».

L’inviato di guerra e tifoso atalantino Gigi Riva gli ha scritto una lettera aperta sul Corriere della Sera che fa luce sull’uomo: «Lei è nato a Prijedor, nord della Bosnia, il 29 gennaio del 1988, fra poco compirà 34 anni. Perse il padre, croato, quando aveva pochi mesi, ucciso da un vicino serbo quando i tamburi di guerra erano ancora una lontana eco all’orizzonte. Sua madre decise di trasferirs­i in Slovenia rifugio di tanti profughi ex jugoslavi. È immaginabi­le che il fantasma di Prijedor le sia rimasto inciso come una ferita che ancora sanguina e che i suoi successi sportivi non sono riusciti a suturare». Difficile entrare nell’animo di un uomo, specie se questi cerca rifugio altrove e si chiude confidando di allontanar­e così il “male oscuro”. Non possiamo che fare nostro l’augurio rivoltogli da Riva: «Si prenda il suo tempo, ne ha tutto il diritto. Noi l’aspettiamo non con l’egoismo del tifoso che la vorrebbe presto con la maglia nerazzurra ma con l’affetto di chi vorrebbe che rispuntass­e sulle sue labbra un sorriso. Sarebbe il segno che non sempre vincono i cattivi se non saranno riusciti a piegare una voglia di vita».

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Josip Ilicic, 34 anni il 29 gennaio. Finora, nel campionato 2021/2022, ha realizzato tre gol per l’Atalanta.
TRA ALTI E BASSI Josip Ilicic, 34 anni il 29 gennaio. Finora, nel campionato 2021/2022, ha realizzato tre gol per l’Atalanta.
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