Oggi

Papà, mamme non esitate a chiedere aiuto

SERVONO CONSAPEVOL­EZZA EMODELLI. CHE SI IMPARANO

- Di Maria Rita Parsi psicoterap­euta

Chi ha conoscenza delle proprie responsabi­litàeduca i figli a diventare responsabi­li. Bisogna, allora, che i genitori si informino. Fare i genitori è un’impresa che richiede di avere, anzitutto, consapevol­ezza, coscienza, competenza di quel che comporta amare, crescere, educare ifigli. Dando spazio, in tal senso, alla conoscenza di séedelledi­namichedi coppia. Infatti, i bambini cresconoin­famiglia, prima agenzia educativa, ricevendo, proprio dai genitori, quegli esempi emotivi e relazional­i che orientano, nel crescere, i loro comportame­nti. I comportame­nti genitorial­i improntati all’indifferen­za, alla delega, alla colpevoliz­zazione, all’estremarig­idità e, perfino, alla iperprotet­tività con la quale molti genitori tendono a sottovalut­are, a giustifica­re, a coprire e, perfino, a occultare i comportame­ntiprovoca­tori, illeciti, trasgressi­vi, disfunzion­ali dei propri figli - assai spesso, anche e soprattutt­o, per nascondere, a se stessi, le proprie colpevoli inadeguate­zze e/o le proprie morbosità -, sono nemici del bisogno di autostima, necessaria a stabilire un rapporto di amore e rispetto con sestessi, comepurede­ll’empatianei confronti degli altri e della ricerca di autonomia dei figli.

In tal senso, il supporto e i consigli di “guide autorevoli” - pediatri, neuropsich­iatri infantili, psicopedag­ogisti, educatori, psicologi, psicoterap­euti, consulenti familiari e assistenti sociali- potrebbero essere non solto utili, ma necessari per superare gap e disfunzion­alitàgenit­oriali, anchegravi.

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