Papà, mamme non esitate a chiedere aiuto
SERVONO CONSAPEVOLEZZA EMODELLI. CHE SI IMPARANO
Chi ha conoscenza delle proprie responsabilitàeduca i figli a diventare responsabili. Bisogna, allora, che i genitori si informino. Fare i genitori è un’impresa che richiede di avere, anzitutto, consapevolezza, coscienza, competenza di quel che comporta amare, crescere, educare ifigli. Dando spazio, in tal senso, alla conoscenza di séedelledinamichedi coppia. Infatti, i bambini cresconoinfamiglia, prima agenzia educativa, ricevendo, proprio dai genitori, quegli esempi emotivi e relazionali che orientano, nel crescere, i loro comportamenti. I comportamenti genitoriali improntati all’indifferenza, alla delega, alla colpevolizzazione, all’estremarigidità e, perfino, alla iperprotettività con la quale molti genitori tendono a sottovalutare, a giustificare, a coprire e, perfino, a occultare i comportamentiprovocatori, illeciti, trasgressivi, disfunzionali dei propri figli - assai spesso, anche e soprattutto, per nascondere, a se stessi, le proprie colpevoli inadeguatezze e/o le proprie morbosità -, sono nemici del bisogno di autostima, necessaria a stabilire un rapporto di amore e rispetto con sestessi, comepuredell’empatianei confronti degli altri e della ricerca di autonomia dei figli.
In tal senso, il supporto e i consigli di “guide autorevoli” - pediatri, neuropsichiatri infantili, psicopedagogisti, educatori, psicologi, psicoterapeuti, consulenti familiari e assistenti sociali- potrebbero essere non solto utili, ma necessari per superare gap e disfunzionalitàgenitoriali, anchegravi.