Primo “giallo” della tradizione
Le ricette di Casa Clerici per voi
QUESTO È UNO DEI MIEI PIATTI DELLE COCCOLE: PROVATELO IL GIORNO DOPO SALTATO IN PADELLA
In questa difficile situazione globale in cui siamo imprigionati, siamo tutti vittime di una stanchezza psicologica e attanagliati da pensieri negativi legati a una pandemia che non accenna a diminuire e non è affatto facile parlare di qualcosa di “leggero”. Tuttavia, distrarsi è fondamentale e io ce la metto tutta per aiutarvi a non pensare sempre alle cose brutte, è il mio impegno quotidiano. L’alimentazione ha un ruolo fondamentale per il nostro benessere e alcune ricette sono proprio dei veri e propri “comfort food”, cioè cibi di conforto. I miei piatti delle coccole sono i classici della cucina lombarda e romana, la mia terra d’adozione: il risotto giallo che mi preparava mia madre, le cotolette fritte con il burro, il Vitel tonnè, ma anche i carciofi alla giudia, le puntarelle e una bella e golosa amatriciana.
Ho pensato di proporvi la mia personale ricetta del risotto giallo. La vera ricetta del Risotto alla milanese necessita di pochi ingredienti e la differenza tra questo e il Risotto allo zafferano (risotto giallo) sta nel fatto che nel primo è aggiunto il midollo di bue e il grasso d’arrosto e che è una ricetta codificata che ha avuto nel 2007 la De.Co: un riconoscimento ufficiale che i comuni danno ai loro prodotti gastronomici più emblematici e che sono strettamente legati al territorio e alla comunità. E il Risotto alla milanese è senza dubbio un emblema cittadino che si vuole far conoscere all’estero.