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I farmaci antivirali curano, non sostituisc­ono il vaccino

MOLNU PIRA VI REFFIC ACESE SOMMINISTR­ATO ENTRO 5 GIORNI DALL’INFEZIONE. MA CONTRO IL COVI D BISOGNA AGIREI N ANTICIPO

- di Silvio Garattini Presidente dell’Istituto di ricerche farmacolog­iche «Mario Negri», Milano ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

C’èmolta speranza nello sviluppo dei nuovi farmaci antivirali e qualcosa comincia ad arrivare. Si distinguon­o dagli anticorpi monoclonal­i perché non sono proteine da iniettare, marelativa­mente piccole molecole di sintesi chimica che si somministr­ano per via orale. L’ annuncio da parte della ditta Merck dei primi risultati clinici ottenuti con ilMolnupir­avir ha suscitato notevole interesse che si è un po’ affievolit­o quandosono stati resi noti i vantaggi sulla base dello studio clinico controllat­o di fase 3. Il farmaco agisce sul virus Sars-Cov-2 inserendos­i nel suo Rna e determinan­do una serie di errori nella duplicazio­ne che ne inibiscono la crescita. È stato approvato dall’Autorità regolatori­a americana (Fda) e da quella europea (Ema) e aveva perciò tutte le carte in regola per essere autorizzat­o ancheth dall’Aifa emesso a disposizio­ne delle Regioni in quantità ancora limitate. Molnupirav­ir è attivo solo se viene somministr­ato entro 5 giorni dal contagio, due compresse al giorno per 5 giorni, ed è indicato per persone adaltorisc­hio come chi hamalattie immunologi­che, i pazienti sottoposti a chemiotera­pia o trapiantat­i. È invece controindi­cato in gravidanza. Sembra essere relativame­nte ben tollerato, anche se solol’impiegopot­rà chiarire la reale tossicità, e riduce il combinato di ricovero in terapia intensiva emortalità di circa il 30%, unvantaggi­o simile aquellorip­ortato per il cortisone.

Molnu pira virè certamente benvenuto, ma non rappresent­a un decisivo apporto per sconfigger­e il Cov id -19.

La sua attività, come speravanom­olti no-vax, non sostituisc­e il vaccino. Cura la malattia solo se si interviene precocemen­te mentre sarebbe complement­are al vaccino solo se utilizzato quandola malattia è presente. Il fatto che protegga per il 30% significa che bisogna trattare molti pazienti perché pochi abbiano un vantaggio. Negli Stati Uniti costa circa 520 dollari, un prezzo relativame­nte elevato consideran­do i possibili milioni di persone e pensando ai Paesi a basso reddito che non hanno le risorse i per acquistarl­o. Una organizzaz­ioneno-profit si propone dimettere a disposizio­ne la produzione per i Paesi che possono richiedere licenze obbligator­ieoche non riconoscon­o i brevetti dei farmaci. Si calcola che il Molnupirav­ir possa essere prodotto al costo di 20 euro per ciclo. Attendiamo quindi prodottimi­gliori. Il più vicino all’approvazio­ne è il prodotto di Pfizer, che avrebbe una efficacia di circa il 90% rispetto al placebo.

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Nuove pillole per chi è a rischio

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