I farmaci antivirali curano, non sostituiscono il vaccino
MOLNU PIRA VI REFFIC ACESE SOMMINISTRATO ENTRO 5 GIORNI DALL’INFEZIONE. MA CONTRO IL COVI D BISOGNA AGIREI N ANTICIPO
C’èmolta speranza nello sviluppo dei nuovi farmaci antivirali e qualcosa comincia ad arrivare. Si distinguono dagli anticorpi monoclonali perché non sono proteine da iniettare, marelativamente piccole molecole di sintesi chimica che si somministrano per via orale. L’ annuncio da parte della ditta Merck dei primi risultati clinici ottenuti con ilMolnupiravir ha suscitato notevole interesse che si è un po’ affievolito quandosono stati resi noti i vantaggi sulla base dello studio clinico controllato di fase 3. Il farmaco agisce sul virus Sars-Cov-2 inserendosi nel suo Rna e determinando una serie di errori nella duplicazione che ne inibiscono la crescita. È stato approvato dall’Autorità regolatoria americana (Fda) e da quella europea (Ema) e aveva perciò tutte le carte in regola per essere autorizzato ancheth dall’Aifa emesso a disposizione delle Regioni in quantità ancora limitate. Molnupiravir è attivo solo se viene somministrato entro 5 giorni dal contagio, due compresse al giorno per 5 giorni, ed è indicato per persone adaltorischio come chi hamalattie immunologiche, i pazienti sottoposti a chemioterapia o trapiantati. È invece controindicato in gravidanza. Sembra essere relativamente ben tollerato, anche se solol’impiegopotrà chiarire la reale tossicità, e riduce il combinato di ricovero in terapia intensiva emortalità di circa il 30%, unvantaggio simile aquelloriportato per il cortisone.
Molnu pira virè certamente benvenuto, ma non rappresenta un decisivo apporto per sconfiggere il Cov id -19.
La sua attività, come speravanomolti no-vax, non sostituisce il vaccino. Cura la malattia solo se si interviene precocemente mentre sarebbe complementare al vaccino solo se utilizzato quandola malattia è presente. Il fatto che protegga per il 30% significa che bisogna trattare molti pazienti perché pochi abbiano un vantaggio. Negli Stati Uniti costa circa 520 dollari, un prezzo relativamente elevato considerando i possibili milioni di persone e pensando ai Paesi a basso reddito che non hanno le risorse i per acquistarlo. Una organizzazioneno-profit si propone dimettere a disposizione la produzione per i Paesi che possono richiedere licenze obbligatorieoche non riconoscono i brevetti dei farmaci. Si calcola che il Molnupiravir possa essere prodotto al costo di 20 euro per ciclo. Attendiamo quindi prodottimigliori. Il più vicino all’approvazione è il prodotto di Pfizer, che avrebbe una efficacia di circa il 90% rispetto al placebo.