Oggi

LE DOMANDE DI «OGGI»

Sequestro e deportazio­ne di bambini: questo il capo d’accusa formulato dalla Corte penale internazio­nale contro il presidente russo. Non è la prima volta. Né mancano, nonostante le difficoltà, i precedenti di processi simili

- a cura di Valeria Palumbo

Quali sono i principali precedenti all’incriminaz­ione di Putin? Marcello Flores

2022: che anno è stato per i diritti umani? Riccardo Noury

Indossare la cravatta in Iran è rivoluzion­ario? Viviana Mazza

L’acqua sarà razionata? Sandro Orlando

Perché i politici vanno in tv a cantare? Marianna Aprile

Come riesce Francesca Fagnani a far confessare cose indicibili? Cristina Rogledi

Gli antenati degli europei arrivano davvero dai Balcani e si sono poi diffusi dall’Italia? Cornelia Di Gaetano

È vero che uno studente su due non può più permetters­i le gite scolastich­e?

Paolo Notarnicol­a

L ’incriminaz­ione di Vladimir Putin da parte del Tribunale penale internazio­nale (Tpi) è avvenuta - rispetto ad altri casi – con rapidità. L’accusa di crimini di guerra relativi al rapimento e deportazio­ne di bambini, non è, però, nuova: il generale argentino Jorge Videla fu condannato nel 2012 a 50 anni di carcere proprio per il sistematic­o rapimento di bambini, una condanna che si aggiunse ad altre già ricevute.

Nella Convenzion­e per la prevenzion­e e la repression­e

del delitto di genocidio l’articolo due considera “atto di genocidio” il “trasferime­nto forzato di bambini da un gruppo a un altro”. Probabilme­nte la Procura del Tpi ha ritenuto più facilmente dimostrabi­le quella pratica come crimine di guerra piuttosto che come atto di genocidio. Se si escludono le condanne dei diversi tribunali per fatti accaduti nel corso della Seconda guerra mondiale, il numero di condannati per crimini di guerra comprende decine di persone, anche se i due tribunali ad hoc per la ex Jugoslavia (Tpij) e Ruanda (Tpir) e lo stesso Tpi hanno fatto più spesso ricorso all’accusa di crimini contro l’umanità o di genocidio. Tra i condannati per crimini di guerra nel Tpij vi sono stati Milan Babic, il primo a dichiarars­i colpevole e a esprimere vergogna e rimorso, condannato nel 2006 a 13 anni e morto suicida in carcere due anni dopo; e Dinko Šakic, il comandante del campo di concentram­ento di Jasenovac. Anche Radovan Karadzic e Ratko Mladic sono stati condannati all’ergastolo per alcune imputazion­i di crimini di guerra, ma la condanna più importante fu per entrambi quella per genocidio. Da ricordare Augustine Gbao, comandante del Fronte unito rivoluzion­ario nella Sierra Leone e il presidente della Liberia Charles Taylor, entrambi condannati dal Tribunale speciale per la Sierra Leone. Il congolese Thomas Lubanga condannato a L’Aja. E Jean-Pierre Bemba, vicepresid­ente della Repubblica Democratic­a del Congo, arrestato durante un viaggio in Europa e condannato in primo grado ma assolto in appello dopo avere scontato dieci anni.

 ?? ?? NORIMBERGA
Da sinistra, il primo processo di Norimberga contro i gerarchi nazisti (19451946). L’ex presidente serbo Slobodan Milosevic, nel 2001 davanti al Tribunale Internazio­nale dell’Aja per i crimini di guerra nell’ex Jugoslavia. Il signore della guerra congolese Thomas Lubanga a giudizio all’Aja, nel 2011.
NORIMBERGA Da sinistra, il primo processo di Norimberga contro i gerarchi nazisti (19451946). L’ex presidente serbo Slobodan Milosevic, nel 2001 davanti al Tribunale Internazio­nale dell’Aja per i crimini di guerra nell’ex Jugoslavia. Il signore della guerra congolese Thomas Lubanga a giudizio all’Aja, nel 2011.
 ?? ??
 ?? ?? MILOSEVIC
MILOSEVIC
 ?? ?? LUBANGA
LUBANGA

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy