Che cos’è il disturbo ossessivo compulsivo?
Nel documentario su Netflix, l’ex calciatore David Beckham ha raccontato che allinea gli interruttori, pulisce le candele ogni sera e che in frigorifero le lattine devono essere sempre pari
Il disturbo ossessivo compulsivo rientra nei disturbi d’ansia. Colpisce il 2-3% della popolazione senza significative differenze di genere, anche se gli uomini tendono ad avere esordi più precoci rispetto alle donne. È caratterizzato da pensieri ossessivi, preoccupazioni costanti per qualcosa di spiacevole che può capitare o potrebbe essere accaduto a propria insaputa (come aver fatto male a qualcuno o potersi ammalare) che generano un forte stato d’ansia. Accanto ai pensieri ci possono essere le “compulsioni”, il bisogno di ripetere gesti o azioni,
in modo ossessivo, secondo schemi precisi, per cercare di controllare l’ansia: pulire senza sosta una superficie, accumulare materiali in casa, mettere in ordine o disporre simmetricamente gli oggetti (come David Beckham che vuole solo un numero pari di lattine nel frigo). Se non curato, il disturbo tende a cronicizzare e i gesti o i pensieri possono diventare fortemente invalidanti. Bisogna intervenire al più presto con le terapie indicate: una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale e/o farmaci serotoninergici. Per le forme più complesse o resistenti, vi è l’indicazione anche alla stimolazione magnetica transcranica.
Come tutte le malattie, la malattia mentale genera sofferenza ed è qualcosa che non scegliamo, come tale va accettata e curata e non sminuisce chi ne soffre. Fanno bene quindi personaggi noti, come Beckham o Fedez, a raccontarsi e far capire che avere avuto un disturbo psichico non ha impedito loro di realizzarsi.