SETTE GENERAZIONI DI PRIMATI ENOLOGICI qualità
Quasi 200 anni di lenta maturazione, per arrivare all’eccellenza. Tasca d’Almerita rappresenta oggi il meglio dell’enogastromia siciliana nel mondo. «Il nostro Dna è sempre stato quello di sperimentare e innovare» spiega Alberto Tasca d’Almerita, 43 anni, l’amministratore delegato dell’azienda palermitana. «Siamo stati i primi a fare vini di qualità in Sicilia. E non abbiamo mai smesso di puntare al meglio». L’azienda, nata nel 1830, viene adesso gestita dalla settima generazione della famiglia. Secoli in cui la società s’è ingrandita, puntando sempre sulla qualità. E riuscendo con successo a diversificare anche nell’attività alberghiera a Salina, nelle isole Eolie, con l’esclusivo Capofaro Malvasia & Resort.
Tasca d’Almerita possiede 600 ettari di vigneti in Sicilia, tra le province di Palermo e Caltanissetta. Circa il 60 per cento della produzione viene esportato, soprattutto in Germania. Trenta sono le etichette proposte. L’ultima a fare incetta di onorificenze è stata la riedizione, 40 anni dopo, della Riserva del Conte, un rosso (Perricone e Nero d’Avola) affinato in castagno: nel 2015 ha vinto i Tre Bicchieri del Gambero Rosso e una stella della Guida Veronelli. «Questo vino è l’esempio della nostra idea di sviluppo: recuperare vitigni, varietà e tradizioni perdute» spiega Tasca d’Almerita. «In Sicilia, il futuro è il ritorno al passato».