Wolfgang Schauble
La ricaduta più pesante per la comunità italiana in Gran Bretagna, oltre al possibile ripristino dei visti, riguarderebbe il riconoscimento delle abilitazioni professionali. Oggi è garantito da una direttiva europea del 2005 basata sulla libera circolazione dei professionisti, che ovviamente non varrebbe più per il Regno Unito. Su questa materia l’Italia ha accordi bilaterali anche con Paesi non appartenenti all’Ue, ma non è detto che ne stipuli uno con il Regno Unito. ministro delle Finanze tedesco
La Brexit rischia di mandare in fumo decine di migliaia di pensioni di italiani che lavorano o hanno lavorato oltre la Manica. Nell’Ue vige la «totalizzazione» dei contributi, ossia la possibilità di sommare, per la maturazione del diritto al pensionamento, gli anni di versamento effettuati in Paesi diversi. Clausole simili si possono negoziare in rapporti bilaterali, ma anche in questo caso sarebbe un capitolo da scrivere ex novo. Stesso discorso per l’assistenza sanitaria, oggi prevista (sia pure con limitazioni) all’interno dell’Ue per tutti alle stesse condizioni.
Nonostante il basso tasso di disoccupazione, l’afflusso di cittadini Ue nel mercato del lavoro è causa di malessere per il cosiddetto «welfare o benefit tourism». Il premier David