Panorama

CHE COSA SUCCEDERÀ

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IL PARERE DI FERDINANDO SANFELICE DI MONTEFORTE Ammiraglio in congedo, ex rappresent­ante militare presso Ue e Nato. Nelle dittature la stabilità è assicurata soprattutt­o dal carisma del leader. Pertanto la morte di Islam Karimov rischia di avere un forte impatto. Si potrebbe assistere a uno scontro fra componenti laiche e quelle legate al fondamenta­lismo islamico, anche perché sia al Qaeda sia l’Isis hanno mire sul Paese. È probabile che per l’erede di Karimov sarà particolar­mente difficile mantenere l’equilibrio fra Usa, Russia e Cina. Anche perché i rapporti fra Pechino e le popolazion­i turcofone e musulmane dell’Asia Centrale sono complessi. Una vittoria degli islamisti preoccuper­ebbe la Cina non poco. Il commercio illegale di armi smuove ogni anno 270 miliardi di euro. La commessa da 2 milioni di dollari su cui sta indagando la magistratu­ra brasiliana è, dunque, una goccia nel mare. Oggi il Brasile è uno dei protagonis­ti di questo traffico, assieme all’Italia di cui voglio ricordare un bel film di Alberto Sordi ( Finché c’è guerra c’è speranza) che trattava proprio di questa tematica. Purtroppo gli Stati che dovrebbero controllar­e sono conniventi o peggio: si dice che la Francia abbia armato i ribelli libici tramite trafficant­i. Intanto, la triangolaz­ione continua a essere usata per aggirare i (pochi) controlli. La più grande sorpresa di questa tornata elettorale sono i 250 mila elettori che non si sono recati alle urne. Questo fatto ha davvero cambiato le cose. Diversi scenari si aprono adesso per il partito Hdz, il vero vincitore delle elezioni. Una coalizione con il partito Most è necessaria, ma non basterà per avere la maggioranz­a assoluta. L’Hdz potrà dialogare con le minoranze nazionali, con il partito del sindaco di Zagabria Milan Bandić o bypassare i partiti e negoziare direttamen­te con gli eletti. Quanto al centrosini­stra, Milanović deve lasciare: con lui, l’Sdp ha perso.

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