La forza delle cose è la «bontà»
Gli oggetti che crea sono democratici perché accessibili. E Philippe Starck applica la sua filosofia anche in privato. Dalla musica di Brian Eno alla casa di Burano: i gusti semplici di un grande designer.
Con più di diecimila creazioni, figlie della sua instancabile inventiva, Philippe Starck è un artista che punta sempre all’essenziale. Non guarda la televisione e vive come un «monaco di lusso». Considerato un enfant terrible anche ora a 67 anni, il designer francese è un creatore libero da conformismi. Che, attraverso la sperimentazione costante, le forme ironiche e quella che chiama «l’ecologia democratica» realizza progetti destinati a diventare icone mediatiche. Erede della tradizione aerospaziale francese (il padre era designer di aerei), utilizza nelle sue produzioni forme aerodinamiche e superleggere. Etico, sovversivo, divertente, nobile negli intenti, Starck si pone come obiettivo quello di rendere migliore la vita delle persone. La sua determinazione nel voler cambiare il mondo, il suo amore per le idee e il suo desiderio di difendere l’intelligenza gli hanno permesso di creare prodotti il cui scopo è essere «buoni prima che belli», come lui stesso afferma. Perché quel che veramente conta, in un oggetto, è l’aspetto etico.
La missione di Starck è andare oltre i confini del design contemporaneo. Un approccio rivoluzionario applicato con coerenza a mobili, piastrelle, sgabelli, yacht (come quello ideato per Steve Jobs), termostati intelligenti, bici elettriche, ma anche ad alberghi e ristoranti che aspirano ad essere luoghi vitali. Starck è stato il primo francese a essere invitato alle leggendarie conferenze Ted (Technology Entertainment Design): inventore, coreografo, architetto, designer, direttore artistico, Philippe Starck è tutto questo insieme. Un uomo che qualcuno ha persino paragonato agli artisti del Rinascimento. Quale dei suoi progetti preferisce? Il prossimo: non sono mai soddisfatto di quello che ho fatto. Qual è la zona della casa che ama di più? La camera da letto e, soprattutto, stare tra le lenzuola con mia moglie Jasmine. Una camera d’albergo che ci consiglia? Una stanza dell’hotel Ha(a)ïtza, a Pyla-sur-Mer, vicino SPREMIAGRUMI CHIC Juicy Salif, l’oggetto ideato nel 1988 e prodotto da Alessi.