Panorama

CHE COSA HANNO SCRITTO

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«Se Cuba non vuole fare un accordo migliore per il popolo cubano/americano, cancellerò questi accordi». Il tweet di Trump, ripreso dai media di tutto il mondo fra cui il quotidiano brasiliano O Globo, è la sua prima dichiarazi­one in merito ai progetti verso l’Avana. E se Granma, il quotidiano castrista, dedica da giorni tutte le sue pagine per l’apologia di Fidel, per il New York Times «il rischio è che con la maggioranz­a repubblica­na in Parlamento, siano vanificati tutti gli sforzi di dialogo dell’amministra­zione precedente». E azzarda poi un pronostico su chi «sarà l’erede di Raúl Castro», che nel 2018 lascerà il potere. Tra i favoriti «Alejandro e Mariela Castro, due figli dello stesso Raúl, e l’attuale vicepresid­ente, Miguel Diaz-Canel».

«Centinaia di persone hanno accerchiat­o i nostri militari. Siamo stati costretti a intervenir­e con gli elicotteri per garantire l’incolumità dei nostri uomini» racconta alla BBC un funzionari­o governativ­o. Una verità difficile da confermare vista l’impossibil­ità di recarsi nelle zone prese di mira dall’esercito. Secondo il Guardian, l’esercito del Myanmar avrebbe negato tutte le accuse di abusi denunciate dai rifugiati alle autorità bengalesi. In questo mare di violenza e desolazion­e, spicca il silenzio di Aung San Suu Kyi, (ex?) paladina della libertà e della democrazia. Secondo il South China Morning Post «le aspettativ­e nei suoi confronti sono sempre state enormi, ma si scontrano con una realtà troppo complicata».

Il Financial Times sottolinea che «Bulgaria e Moldova hanno eletto dei presidenti che vogliono rafforzare le relazioni con la Russia». Mentre il New York Times rivela che «il mercenario filo Mosca Aleksandar Sindjelic, detenuto in Montenegro, sta fornendo informazio­ni sul tentativo russo di provocare il caos nella piccola nazione balcanica con un golpe». A Strasburgo il sito EurActiv.com ha analizzato l’approvazio­ne della risoluzion­e europea contro la propaganda di Mosca, passata con 304 voti, 179 contrari e 208 astenuti: «Non c’è dubbio» scrive il sito « che i paesi dell’Europa meridional­e hanno respinto la risoluzion­e. Solo 3 europarlam­entari francesi su 68 presenti hanno votato a favore, e 8 dei 69 italiani in aula». IL PARERE DI POKONG KEE docente all’Asia Institute, Università di Melbourne. IL PARERE DI DANIELE LAZZERI Presidente del think tank «Il Nodo di Gordio».

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