Panorama

Le statue di Napoli fanno troppa pubblicità

Affissioni prolungate oltre la durata dei restauri, ribassi fino al 70 per cento: i conti non tornano. E Anac indaga.

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ANapoli gli occhi sono tutti puntati sui monumenti impacchett­ati e fasciati da vistose pubblicità, come quella di Belén, in lingerie, adagiata sul golfo. Entro fine anno il Comune deve presentare all’autorità anticorruz­ione (Anac) le proprie controdedu­zioni su «Monumentan­do», il progetto ideato per coprire le spese di restauro con gli sponsor. L’operazione è una delle più controvers­e nell’era de Magistris.

È dal 2013 che l’amministra­zione si batte, infatti, contro il degrado di obelischi e statue, cercando alleati tra i privati. Partecipan­do a una gara, un’agenzia si è fatta avanti per riqualific­are gratis le 27 opere in appalto, di cui 6 completate e 4 in fase di restyling. In cambio, la Uno Outdoor ha avuto l’ok ad affiggere cartelloni con i brand. Ma, fa notare l’autorità presieduta da Raffaele Cantone, per la fontana del Carciofo l’esposizion­e pubblicita­ria si è prolungata oltre i lavori a causa di diverse valutazion­i, per le torri aragonesi l’allestimen­to del cantiere con i relativi manifesti ha avuto inizio in anticipo. L’associa- Luigi de Magistris, sindaco di Napoli dal 2011. zione Mario Brancaccio ha protocolla­to un esposto, e il quotidiano il Mattino ha segnalato differenze tra costi stimati ed effettivi per alcuni interventi. In particolar­e, un ribasso del 70 per cento è stato esaminato all’Anac. «Con pagamenti rapidi abbiamo strappato sconti, ma la cifra di 20 mila euro invece di circa 70 mila non considera altre spese da noi sostenute» precisa l’amministra­tore unico della società, Giuliano Annigliato. «Stiamo lavorando per rispondere nei tempi e chiedere un’audizione» dice l’assessore Carmine Piscopo. «Ben vengano i rilievi, anche per migliorare una procedura sperimenta­le». Il Comune avrebbe potuto incassare di più con la pubblicità: «Finora 150 mila euro, ma l’interesse pubblico è il decoro dei monumenti e la ditta si è impegnata anche a garantire manutenzio­ne per 12 anni» afferma Piscopo. Le opposizion­i, dal Pd al M5s, vanno all’attacco. «Contratto, adempiment­i, ritardi: abbiamo fatto domanda di accesso agli atti» annuncia il consiglier­e di FI, Stanislao Lanzotti.

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Raffaele Cantone, presidente di Anac, l’autorità anticorruz­ione.

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