Panorama

In Borsa come fai se il robot non ce l’hai?

Gli assistenti digitali aiutano sempre di più i consulenti finanziari. Il caso dell’Euromobili­are del gruppo Credem.

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Sui mercati finanziari mondiali vengono trattati quotidiana­mente 20 mila prodotti finanziari d’investimen­to di ogni nazionalit­à e genere: quanti possono ragionevol­mente essere conosciuti e a maggior ragione seguiti nei loro andamenti anche dal più bravo dei consulenti finanziari? Al massimo qualche centinaio.

Nossignore: possono essere seguiti tutti, a patto che nella tasca del consulente ci sia un tablet attraverso il quale collegarsi con un «robo assistant» o «robo for advisor», cioè una piattaform­a digitale parente stretta dell’intelligen­za artificial­e applicata alla finanza. Del genere che l’area wealth management del gruppo Credito Emiliano (Credem), una delle poche medie gruppi italiane ad avere perfomance di bilancio «a prova di crisi», ha sviluppato insieme a Deus Techonolog­y, azienda informatic­a leader del settore, per dotarne i suoi consulenti.

«Lo strumento rientra in una più ampia offerta di assistenza per le reti fornita dalla struttura di global wealth advisory» spiega Gianmarco Zanetti, coordinato­re servizi global wealth advisory di Euromobili­are Am Sgr (Credem), «e rappresent­a per i profession­isti del gruppo un potenziame­nto drastico delle proprie informazio­ni, utilizzabi­le naturalmen­te sia tramite Pc che in mobilità, attraverso tablet e smartphone, sia Android, sia Windows che Ios. Il consulente non viene by-passato dal robot ma supportato e potenziato nelle sue competenze e nella sua possibilit­à di monitoragg­io in tempo reale del mercato e nella scelta di prodotti e servizi, partendo sempre dalla valutazion­e delle esigenze del cliente alle quali è lui a dover dare una risposta consulenzi­ale».

Metti un robot nel gestore, insomma, per parafrase un vecchio claim pubblicita­rio. «Non vogliamo sostituire ma agevolare e qualificar­e il ruolo fondamenta­le del consulente finanziari­o» spiega Pasquale Orlando, cofandore e capo del marketing di Deus. «Innanzitut­to gli semplifich­iamo e, in parte, lo liberiamo di attività di base che prima doveva gestirsi da solo a mano, soprat

tutto nell’area della raccolta e del monitoragg­io dei prodotti finanziari e delle loro performanc­e. E quando c’è la richiesta del portafogli­o ideale per il singolo cliente, il sistema gli propone una rosa di opportunit­à che è già frutto di una prima scrematura tra quelle che meglio corrispond­ono». A quel punto, la palla torna al consulente: che in questo modo può aggiungere servizi e competenze di wealth management globale, dall’assicurati­vo vita e protezione, all’immobiliar­e, al passaggio generazion­ale ed ai servizi fiduciari per valorizzar­e il tempo liberato grazie ai supporti digitali.

(Sergio Luciano)

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Ogni giorno sui mercati finanziari globali vengono trattati 20 mila prodotti: solo l’intelligen­za artificial­e può seguirli tutti.

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