Panorama

A Spoleto una luce per la ricostruzi­one

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Un progetto artistico, voluto dal Comune di Spoleto, spera di restituire nuova vita alle opere d’arte danneggiat­e dal terremoto: è l’installazi­one luminosa «Light in the stone» di Sebastiano Romano, tre squarci di luce sull’antica pietra della Rocca Albornoz di Spoleto. L’opera sarà presentata sabato 17 dicembre e verrà replicata tutti i giorni dalle 17 all’una di notte, fino al 15 gennaio 2017. L’evento è soprattutt­o uno strumento per la raccolta fondi (che sarà avviata con una campagna da gennaio) a favore della ricostruzi­one e del restauro di alcune opere d’arte danneggiat­e dal doppio sisma di agosto-ottobre. Il 17 dicembre, a Spoleto, verrà inaugurata anche la biblioteca Giovanni Carandente, che ospita oltre 30 mila volumi raccolti dallo studioso umbro.

inoltro pago 110 mila euro di rate di mutuo, soldi che avrei potuto utilizzare per gli interventi ma non rientrando nel cratere mi è vietato». È preoccupat­o anche il sindaco del vicino Comune di Grottazzol­ina, Remola Farina. «Non posso fare assunzioni, così ci siamo limitati a utilizzare il nostro personale tecnico. Sono pochi e lavorano giorno e notte ma non bastano davvero».

A Montedinov­e (provincia di Ascoli Piceno) il sindaco Antonio Del Duca non esclude che «in attesa di rinforzi, le famiglie possano rivolgersi a un tecnico di loro fiducia, farsi fare e un preventivo di spesa e partire con i lavori». Problemi di coperture finanziari­e nel Comune di Rotella vicino Ascoli: «Le decisioni sui rimborsi delle spese marciano a rilento. Con il nostro bilancio non possiamo fare il passo più lungo della gamba» lamenta il sindaco Giovanni Borraccini.

A Macerata il sindaco Romano Carancini attende l’ordinanza del commissari­o Vasco Errani, che consentirà alle famiglie di utilizzare liberi profession­isti per le ricognizio­ni dei danni. «Ci hanno detto che per fine gennaio forse ci sarà la mappa delle lesioni per tutto il territorio del sisma». A questo punto però, rilancia Carancini, bisogna re-incentivar­e il turismo nelle Marche. «Per questo serve che le opere d’arte non siano spostate, altrimenti c’è il rischio di inaridire il territorio».

Il coro dei sindaci è che i tecnici sono insufficie­nti. Per di più, in gran parte sono volontari e fanno parte dell’associazio­ne Ingegneri per l’emergenza, che affianca la Protezione civile nelle calamità. «Abbiamo 1.800 ingegneri specializz­ati. Nella zona del sisma ne abbiamo mandati 300 a settimana» spiega il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, Armando Zambrano: «Senza di noi la situazione sarebbe ancora più grave». Zambrano sciorina altri dati: più di mille schede redatte quotidiana­mente, 200 mila immobili sui quali fare i sopralluog­hi, 120 squadre Fast sul territorio. Con un obiettivo: «Pensiamo ci vorranno circa due mesi per completare le verifiche».

 ??  ?? Romano Carancini, A Norcia molte famiglie, in attesa delle casette prefabbric­ate, si stanno attrezzand­o da sole. A muoversi sono soprattutt­o quanti hanno un’attività in città e non possono allontanar­si. Fabrizio Ansuini, terza generazion­e di produttori...
Romano Carancini, A Norcia molte famiglie, in attesa delle casette prefabbric­ate, si stanno attrezzand­o da sole. A muoversi sono soprattutt­o quanti hanno un’attività in città e non possono allontanar­si. Fabrizio Ansuini, terza generazion­e di produttori...

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